giovedì 11 febbraio 2010

Guerra civile fredda - Daniele Luttazzi

Afghanistan. Soldati italiani sparano, muore una tredicenne. Berlusconi illeso.

Gheddafi a Roma da Berlusconi. Il dittatore lo ha salutato dicendo: - Ciao, Muhammar. -

Berlusconi: - Se le accuse contro di me fossero vere mi ritirerei, come ho sempre fatto. -

Berlusconi perseguitato dalla Costituzione.

Ma non sono solo le battute la parte bella di questo libro. L'ho preso cercando battute (e trovandone un sacco) ma sono poi rimasto piacevolmente sorpreso dal testo.
Non e' solo un libro per far ridere, la parte principale e' una lunga discussione su cosa occorre per funzionare in politica e sui perché' alcuni gruppi funzionano e altri no (indovinate quali...).

A parte i gusti politici (e' OVVIO che se siete di una certa parte questo libro non vi piacerà' per nulla, ma tanto non lo leggerete nemmeno per errore, ho il sospetto...) questo nuovo libro di Luttazzi e' davvero godibile, di facile lettura e non troppo lungo.
Particolarmente meritevoli le precisazioni (ventiquattro pagine!!) che, con fatti, numeri ed elenchi degni del miglior Travaglio, danno uno sfondo vero (e purtroppo tragico...) agli argomenti trattati spesso in maniera satirica. Beh, mica e' una sorpresa, non e' un libro di Vespa, no?
Se davvero quasi tutto il testo era il monologo di uno dei suoi spettacoli, complimenti all'autore per la memoria!! :-)
Bel libro, bella lettura, caldamente consigliato.
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unRoberto che apprezza quando qualcosa gli piace piu' del previsto.