lunedì 17 agosto 2015

Giappone 2015 - Mercoledi 12 agosto - Escursione al monte Takao

Oggi avevo programmato un'escursione al monte Takao, una "montagna" di 600 metri a un'oretta da Tokyo, citata da molti siti e guide turistiche come una cosa carina a breve distanza dalla citta'.
Nel complesso l'esperienza e' stata parecchio positiva, sicuramente e' uno stacco rispetto ai paesaggi urbani ma ho riscontrato differenze notevoli tra le descrizioni di siti e guide e la realta'.
Strano, visto che non e' che ci voglia poi tanto a dire la verita', un piccolo mystero.
Iniziamo!



 Da dove inizio? Ma dalla colazione ovviamente!
Caffelatte dal nome impossibile da leggere ma gia' testato e quindi buono e una brioscina generica.
Qua in Giappone anche scegliere i dolci e' un po' un azzardo, devi stare attento che tu non stia guardando il reparto delle cose salate (e ti porti a casa quello che sembra un bellissimo dolce e invece contiene carne trita o peggio...) e comunque anche tra i dolci ci sono cose meno entusiasmanti di altre.
Questa sembrava un dolce morbido come tanti altri, magari un po' anonimi ma buoni, invece era una specie di... pane imburrato!
Per carita', sapeva di pane imburrato, peccato che io non vada matto per quel sapore. Avesse almeno avuto un po' di marmellata sopra :-)
Bon, preso e mangiato, devo ricordarmi di non prenderlo piu' :-)



Come ogni mattina, in TV c'e' il Koshien, le squadre diventano sempre meno fino alla finale pomeridiana del 20 agosto. Il Tokai ha vinto oggi mentre facevo colazione :-)


 L'altra squadra invece no (beh, ovvio) e hanno fatto vedere anche il rituale della raccolta del terreno di gioco: i giocatori della squadra perdente, al Koshien, raccolgono in un sacchetino ognuno un po' di terra del mitico stadio. La ragione e' qualcosa tipo che ti portera' a giocare di nuovo in quello stadio, anche se non sono sicuro al cento per cento.
Mi aiutate voi?


 La strada per Takao e' molto semplice: basta prendere lo stesso treno che ho preso i giorni scorsi per andare a Nakano e rimanere sul treno per un'oretta da Shinjuku.
Una volta arrivati si deve prendere un altro treno per una sola fermata e dopo 5 minuti si e' nel posto giusto per iniziare.


 Fuori della stazione si puo' ammirare la cartina con i vari percorsi che portano in cima, manco fosse l'Everest. E' alto per la precisione 599 metri.

Le guide/siti eccetera si dilungano nello spiegare che i vari percorsi hanno difficolta' diverse e spiegano che il numero 1 e' quello da scegliere in caso non si sia allenati (cough cough, qualcuno mi ha chiamato?) oppure si cammini con bambini o addirittura con passeggini et similia.

Consigliano inoltre di prendere il trenino a cremagliera (dicono sia il piu' ripido del Giappone) per fare i due terzi del percorso in salita senza faticare e, casomai, fare il percorso completo durante la discesa.

Ho ovviamente seguito questo suggerimento! :-)




Fatto il biglietto per il trenino a cremagliera (si chiama cable car), ci mettiamo in fila per attenderlo.



Eccolo, bello colorato e inclinato, perche' dovra' essere "dritto" durante la salita.


 Mi sono messo nei posti davanti (se si escludono alcuni bimbi che pero' non mi hanno ostacolato, meno male) per filmare e fotografare la salita, che dura pochi minuti.
L'atmosfera del posto, i colori e la piccola galleria che si supera all'inizio del percorso e' davvero particolare e mi ha ricordato molto La Citta' Incantata di Miyazaki, chissa' forse si sono ispirati a questi posti per quel film, e' possibile!



Scesi dal treno non e' per niente facile capire dove andare, le guide dicevano "percorsi perfettamente segnalati" ma secondo me erano ubriachi. Non ho visto pressoche' nessun segnale chiaro lungo la salita, se escludiamo quelli a pochi minuti dalla cima che, mi si consenta di dirlo, a quel punto sono anche un pochino inutili.
Poco male, si risolve chiedendo ai passanti se la strada e' quella giusta pero' non e' una cosa tanto carina non sapere dove si sta andando.

Il paesaggio e' bello, il verde e' ovunque e il caldo anche, durante la salita diventiamo tutti maschere di sudore, ma tanto quello succedeva anche stando fermi o quasi.


 In una delle prime soste ho trovato e comperato il mio asciugamanino lungo giapponese da camminata, un po' una cosa tipica del posto e spesso sono decorati.
Questo e' ovviamente quello di Takao e in alto potete vedere il faccione del Tengu, una sorta di spirito della natura che a seconda del momento proteggge o ostacola il viandate.


 Questo e' l'inizio di uno dei percorsi che io non ho scelto. Vista la fatica che ho fatto con quello semplice, non voglio sapere come fossero quelli piu' impegnativi.


Ho gia' citato le scale? Bene, nel terzo di percorso che manca dopo il trenino, ovvero quello che ho camminato io in salita, oltre alla salita normale su quella che sembra una strada asfaltata, ci sono le scale.
Tante scale.
Tantissime.
Ancora scale.
Ogni volta sembra l'ultima e invece ce n'e' una ancora dopo.
Secondo me hanno fatto una magia, e' impossibile mettere cosi' tante scale in salita in 600 metri (in realta' 200 scarsi del pezzetto che ho fatto io in salita), boh.


 Quando non ci sono le scale, il percorso e' anche piacevole e quasi pianeggiante :-)


 In parecchi posti ci sono dei tempietti o anche qualcosa di piu' sostanzioso.
Ce ne sta di roba in 200 metri eh?


 La statua del Tengu! Notare oltre alle ali anche il naso molto lungo, che e' il suo simbolo principale.


 In questo locale (il blocco principale di uno dei templi lungo il percorso) e' entrato qualcuno, ecco le scarpe che si devono lasciare fuori prima di varcare la soglia :-)


 Un leone/spirito/magico protettore alla base di una.. scala, ebbene si :)


Ancora su!!


In questo punto ho approfittato della gentilezza di uno degli altri visitatori per farmi scattare una foto accanto a un Tengu. No, non e' quello a destra, antipatici :-)


Proseguiamo con le scale. Giuro che a un certo punto a uno viene anche in mente di arrendersi, ma poi per che motivo sei venuto a fare fino a qua?

 Questa non so bene cosa sia, deve essere una sorta di divinita' protettrice, i vestiti rossi sono molto comuni per coprire queste statuine, questa pero' sembra meglio vestite di altre e anche un po' simpatica.


Siamo in cima!! Basta scale!! (fino al ritorno)
Come purtroppo era prevedibile la vista che e' descritta come "favolosa, dall'intera citta' di Tokyo fino al monte Fuji" con la sacra postilla "nelle giornate con buona visibilita'" e' ovviamente molto molto limitata.
Il punto e' che in estate le giornate non sono mai con buona visibilita' salvo rarissime eccezioni, peccato ma lo sapevo gia'. Ho fatto in tempo a vedere qualche palazzone in lontananza (che non ho riconosciuto) prima che... piovesse!! :-O


 Dopo la sosta al belvedere non potevo non notare e non venire attratto dal ristorantino a pochi metri di distanza. Ci sono entrato e ho ordinato un bel piatto di soba con persino la vista sul panorama.
Poi ha iniziato a piovere, ottimissima cosa visto che io ero sotto a un tetto e avevo appena ordinato: ora che mi avrebbero servito e ora di mangiare tutto e vogliamo anche metterci un po' di pausa per riposare... speravo che spiovesse.


 Il menu! La cosa bellissima di questi posti e' che in Giappone se hai un ristorante in cima a un monte e chi passa deve scegliere se mangiare li oppure dopo un'ora di camminata... i prezzi sono uguali a quelli che pagheresti a Tokyo nel vicolo vicino all'hotel.

Se Venezia fosse gestita dai giapponesi, un caffe' in piazza san Marco costerebbe novanta centesimi.
Sono davvero onesti, dovremmo imparare da queste cose.


 Ecco lo spettacolare piatto di soba che mi e' arrivato, ho fatto aggiungere un uovo crudo (che avevo visto in altri piatti) ma alla fine c'era davvero di tutto. Non era enorme ma era molto vario, anche il sapore era eccellente, bravi!


 Ecco la mia postazione sul belvedere con il pranzo, cosa volete di piu'? Beh che smetta di piovere, lo confesso.


 Finito il pranzo, passata la sosta, alla fine devo liberare il posto anche io e nel frattempo la pioggia almeno e' diminuita molto. Parto per la via del ritorno, riservandomi di decidere dopo una mezz'oretta se scendere con il trenino o farmela tutta a piedi.
Alla fine ho preferito la seconda opzione, e' stato bello anche se faticoso quasi come durante la salita.
Quello che non dicono le guide e' che il percorso e' senza ostacoli pericolosi ma e' molto ripido, sinceramente non credo che avrei potuto farla tutta per intero senza usare il trenino in salita... e non e' solo colpa mia e della mia carenza di allenamento, se una guida parla di famiglie con bambini cavoli penso che si riferisca a gente che non fa tutti i giorni due ore in salita sulle montagne.

Magari lo mettero' anche in un post dedicato alle differenze trovate tra le descrizioni dei siti e la realta', comunque se volete andare a Takao fatelo perche' merita e l'atmosfera e' molto bella.
Se avete un solo giorno da dedicare a qualcosa del genere suggerirei di considerare Nikko, un posto davvero bellissimo, oppure Kamakura che non e' in montagna ma concentra molte cose belle e interessanti in poco spazio.

Consiglio di usare il trenino per evitare la prima parte di salita (difficile e non imperdibile secondo me) e quasi quasi anche per la discesa, visto che non essendo allenato l'ora e mezza di discesa ripida, per quanto quasi asfaltata, mia ha lasciato ricordi dolorosi per i 2-3 giorni a seguire.


Anche in discesa alla fine sono arrivato alla stazioncina sudatissimo. Il trenino, quello della fermata singola, aveva l'aria condizionata impostata a "ghiacciaio artico perenne", quasi morivo sul posto, per fortuna l'altro treno, quello da oltre un'ora di viaggio, aveva una temperatura piu' umana.
Secondo me qualcuno lo perdono, sul trenino, tra quelli che visitano il monte Takao.


 Come i giorni precedenti il mio programma prevedeva, se ci fosse stato tempo, di passare a Shinjuku. Come i giorni precedenti, il tempo non c'e' stato e sono andato direttamente nei miei quartieri. Cena, ottima, a base di sushi, qua sopra alcuni dei piattini che ho scelto.


 Qua i piattini rimasti dopo la cena, sono solo nove ma le quantita' e la qualita' sono molto diverse da quelle italiane e una decina di piattini e' una buona qunatita'.
Poi per carita' c'e' chi ne mangia venti, io non penso arrivero' a quindici in questa vacanza.


 Matteo: il telo per l'auto con il logo Toyota devi fartelo regalare!!!


 Sushi nei combini. Non sono invitanti come quelli nei kaiten (ovviamente) ma sono belli e mi dicono che sono anche piu' che accettabili.
Soprattutto sono a buon mercato, quello qua sopra costa 739 yen, circa 5-6 euro.


Questo invece, piu' piccolo, 380 yen ovvero circa 3 euro.
Averceli questi prezzi in Italia, eh?

Bon, giornata finita, ora faccio la spesa per la colazione di domani e torno in camera, ciao!




Giappone 2015 - Le mitiche fantastiche buonissime coloratissime particolarissime... BIBITE!!! (work in progress)

Ciao!
L'idea di questa pagina e' elencare le bibite che mi gustero' durante il viaggio.
Anche le altre volte cercavo quando possibile di non ripetermi troppo spesso con le mie scelte ma sono talmente tante che non e' davvero un grosso problema.
Sono curioso: messe in fila una dopo l'altra che effetto faranno?
Proviamoci!
Va da se che in questo post i commenti saranno giocoforza brevi e non proprio fondamentalissimi.

Non mettero' qua le bibite usate a colazione, quelle finiranno, oltre che nei post giornalieri, in un altro post dedicato ai pranzi.



 Aquarius, la regina delle bibite giapponesi, non fosse altro che e' quella che ci era piaciuta di piu' durante il nostro primo viaggio.
Anni fa l'hanno portata anche in Italia ma per assurdo che possa sembrare... aveva un sapore diverso!
Non capiro' mai il motivo, comunque non mi pare che ci sia ancora, si chiedano il perche' :-(



La C.C. Lemon e' simpatica perche' tempo fa aveva i Simpsons come testimonial.
Niente male, peccato che stavolta sembra davvero scomparsa la sua variante Zero che mi piaceva tantissimo.


 Pocari Sweat, una bibita quasi tradizionale tra quelle "sportive". Molto simile alla Aquarius, tutto sommato.


 Calpis Soda, fa parte delle bibite color bianco latte, buona anche se non saprei dire esattamente che sapore abbia.


Match classica. Una specie di limonata, promossa!
 

 Melon Soda di non so che marca con bottiglia in alluminio. Buona, non so se sia la zona di Tokyo che non apprezza le bibite al melone oppure sono passate di moda: non se ne trovano da nessuna parte.


Caffelatte Georgia, questo non mi e' piaciuto piu' di tanto a dire il vero, si sentiva un po' troppo il caffe'.


sabato 15 agosto 2015

Giappone 2015 - martedi 11 agosto - Akihabara - Nakano - Akihabara

Ciao!
Oggi il programma iniziale comprendeva un giro per il quartiere (come quasi sempre, andando a prendere il treno appositamente una fermata piu' avanti, ad Akihabara appunto).
Poi in treno a Nakano per il pranzo, il Mandarake piu' grande di Tokyo e tutti gli altri negozietti che si trovano nello stesso palazzo e infine un salto a Shinjuku. Il tempo e' volato e alla fine Shinjuku, poverina, e' stata rimandata ai giorni seguenti :-)
Spero non ci sia rimasta troppo male.



Colazione in camera a base di Dorayaki agli azuki e caffelatte con i personaggini in foto.



In questa foto forse non si vedono bene...


...in questa forse si: penso sia una cosa per turisti comunque c'erano una dozzina di simil go-kart con su degli occidentali e stavano girando in fila indiana per le strade in mezzo al traffico!!!!!
Secondo me e' una cosa pericolosissima, tipo che uno si confonde e prende una strada in senso contrario (possibilissimo se non sei inglese o indiano, per dire) o qualsiasi altra cosa.
Ho fatto anche un filmato che rende molto piu' l'idea. Diciamo voto 10 per la stranezza voto meno un miliardo per la sicurezza.


Le luci di Akihabara non devono far dimenticare che non tutti stanno bene, nemmeno qua.
La sera dopo le 20-21 si vedono un sacco di homeless preparare i loro letti di cartone lungo la strada principale appena fuori dai palazzoni luminosi, durante il giorno li si vede in giro a raccogliere di tutto dalle lattine ad altro materiale, probabilmente per guadagnarsi qualcosina.


Prendo il treno e mi teletrasporto al quartiere di Nakano. Prima di pranzare mi faccio un giro per il piano seminterrato del Nakano Broadway. In foto una cosa parecchio curiosa: un negozio che si occupa solo di stampe in 3D. Il vestito sulla destra e' stato stampato, per dire.


Finito il giretto che mi ha permesso di scoprire un altro 100 yen shop nelle vicinanze di Nakano (non ci sono mai abbastanza 100 yen shop al mondo!) mi fiondo al ristorantino specializzato in anguilla dove andiamo ormai da anni.
Ecco il menu in inglese, chiarissimo.


Ordino la seconda porzione in un grado da 1 a 5 (le 4 e 5 sono enormi, la terza mi sembrava grandina oggi e ho preferito stare tranquillo, poi ho fatto bene perche' anche la seconda non era niente male).
Nell'attesa mi leggo la rivista in foto che ho preso al Tourist Information Center di Narita. E' forse la prima rivista di informazioni turistiche fatta _bene_ che io abbia visto in tutti questi anni a parte le cartine.
Spiega tante cose utili per i vari quartieri e alcune gite fuori porta, come Takao o Kamakura. Promossa!




Ecco la mia porzione di anguilla! Sono due bei pezzettoni, diciamo una volta e mezza nel complesso rispetto alle porzioni del Kimura a Milano per 7 euro e qualcosa.
Al Kimura la fanno bene, quasi uguale a questa, l'unica differenza e' che questa e' piu' morbida ma banalmente puo' darsi che siano specie leggermente diverse di anguilla, vai a saperlo.
Comunque e' ottima, ci tornero' sicuramente prima della fine della vacanza, anche "solo" per questo.



In giro per i vari negozietti ritrovo quello che ha un reparto dedicato a Creamy. Ecco Posi e Nega :-)


E in alcuni posti ci sono questi animalucci simpatici, non so come mai siano di moda adesso, forse qualche telefilm recente. Se lo sapete, ditemelo!



Il centro commerciale e' costruito sulla falsa riga di un centro cittadino, c'e' anche il secondo piano con i balconcini.


Urka, hanno persino i peluche degli Ewoks in dimensione quasi reali!


L'interno del Mandarake, il paradiso per gli amanti dei manga. Un po' meno per chi non sa il giapponese ma ci sono anche altri reparti dedicati ai modellini e ai libri di illustrazioni, per fortuna.


Alcuni libri sono talmente belli che quasi dispiace averli gia' presi in passato. Questo e' stupendo e di Mitsuru Adachi. Dopo anni in cui non faceva pressoche' niente di illustrazioni 4-5 anni fa ha realizzato questo, davvero consigliato per gli amanti di Adachi!


I negozi fantastici giapponesi: in un negozio di impianti hi-fi c'e' un reparto in cui si possono provare non solo le cuffie grandi ma anche gli auricolari. Perche' c'e' chi vuole quelli che suonino esattamente come preferisce lui.
Ebbene, i modelli in vendita sono esposti e utilizzabili con il proprio telefono/player. Tutti.
Direte: "beh ma non sono poi tanti". Eh no, la foto e' parziale, ecco quella piu' completa:


Sono tantissimi!!!! Davvero complimenti per la cura verso il cliente.


Altro negozio, altra pazzia: le scarpe da ginnastica ispirate da Evangelion!


Il reparto dei libri di illustrazioni del Mandarake BOOKS di Nakano. Ci ho passato un bel po' di tempo, ormai e' una tradizione. E poi faro' lo stesso per i Mandarake di Akihabara e Shibuya.


Stesso ragionamento di prima: questo libro della Takahashi e' molto bello ma l'ho gia' preso anni fa, peccato :-) Non e' un libro molto recente, se lo trovate prendetelo al volo!


Snack strani: le dixi al te' verde!


Queste caramelle le prendevamo in Italia fino a poco tempo fa, poi le ho trovate a Barcellona e adesso a Tokyo. Venderle nuovamente in Italia no? :-(


Ultima foto alla galleria di Nakano prima di lasciare il quartiere e dopo un giretto nelle stradine secondarie, piene zeppe di locali dove i giapponesi cenano con gli amici dopo il lavoro.
Come dicevo prima, Shinjuku e' saltata, ho preso il treno e sono andato direttamente ad Akihabara.



Interessante camioncino. I maiali disegnati hanno l'aria felice ma e' un posto dove servono quasi solo bistecche. Poveri maiali ignari... :-)



Per la cena ho deciso di replicare la scelta di alcuni giorni fa con una modifica.
Ho preso un ciotolone di riso con sopra una porzione normale di salmone scottato e salato (buonissimo!) e una porzione di Ikura, uova di pesce.
L'associazione di sapori e' davvero ottima, sicurissimamente lo prendero' ancora in questi giorni, tanto piu' che di posti come questo ce ne sono parecchi in giro, basta cercarli un attimo.



Eh il tempo vola, siamo arrivati a sera e si torna in hotel, pronti per la giornata di domani!!