giovedì 13 agosto 2015

Giappone 2015 - lunedi 10 agosto - il museo dei fuochi artificiali, il Daiso di Funabashi e Yodobashi Akiba!

Siamo ormai al secondo giorno completo in terra nipponica e al terzo, considerando che sono arrivato qua la mattina di sabato.

Prima la colazione: una specie di biscottone con gocce di cioccolato (buonino, diciamo promosso ma senza lode) e il mitico buonissimo Van Houten Cocoa, che ormai e' il mio preferito da alcuni anni.
Anche a casa prendo il cacao della Van Houten, non perche' mi piacca di piu' di altri (li trovo in verita' quasi tutti simili tra loro) ma semplicemente perche' mi ricorda il Giappone :-)

Considerando le colazioni che faccio qua, questa e' andata particolarmente bene.
(spero di trovare sempre dolci buoni o anche meglio, non come quella volta in cui presi quello che pensavo fosse un dolce e invece era una specie di saccottino ripieno di carne trita, bleah!!!)

Il programma della giornata prevede, dopo un micro giro per Akiba, una sosta a Ryogoku per il pranzo in una sobaya scoperta anni fa e per visitare il museo dei fuochi artificiali, suggerito da moltissimi siti internet in quanto carino e anche gratuito.
Poi puntero' al Daiso di Funabashi, il 100 yen shop piu' grande del Giappone. Ci si trova di tutto e andarci uno dei primi giorni e' anche utile cosi' puoi prendere anche cose che utilizzerai durante il viaggio.
Tipo delle ciabatte per la doccia che userai anche Tsukiji, nel caso ci andassi ;-)

Dopo il Daiso, un giro iniziale per l'enorme centro commerciale Yodobashi Akiba (una specie di Mediaworld che tratta tantissime cose diverse e, soprattutto, e' su otto piani) e la cena, nello stesso palazzo e a base di tonkatsu, le crocchettone di maiale.
Un altro piatto che in Italia non si trova da nessuna parte, salvo qualche posto dove dicono di farlo ma in realta' e' una pallidissima imitazione dell'originale :-(



La colazione del campione!



Un'eccellente e piacevole sorpresa: avevo puntato la registrazione della gara di MotoGP con Vcast e... ha funzionato benissimo, permettendomi di vedere la gara anche a Tokyo, ovviamente con diverse ore di differita ma poco importa.
Ho iniziato la giornata guardando la gara, molto bella!!
(si nota lo schermone da dodici pollici del pc e la mia colazione ancora in zona)



Una curiosita': solo a me sembra che in questa foto ci sia un'enorme sigaretta appoggiata al muretto?


Grav: il lato oscuro di Matsutzakaya!
Semplicemente, il lato posteriore, che da su una piazzetta di fronte alla fermata Okachimachi della Yamanote.


Le prime file giapponesi della vacanza. I giapponesi si mettono diligentemente in fila ai due lati di dove si aprira' la porta. Lasciano passare prima chi esce e poi entrano in fila indiana.
Bravi, mica come noi che ammazziamo chiunque per entrare per primi. Dovremmo imparare.


Ovviamente mostro subito la mia maestria, sbagliando treno.
Accidenti, scendo e cambio al volo la direzione, ne approfitto per fotografare Akiba dal ponte ferroviario, non tutto il male vien per nuocere.


Scendo a Ryogoku. E' il quartiere dei dojo di Sumo e dei campionati, che pero' sono in altri mesi e mai in agosto. Purtroppo questa cosa potenzialmente affascinante ci e' sempre stata un po' preclusa.

Entro nella sobaya che conosciamo da tempo e ordino un piatto che mi pare promettente. Mi arriva freddo e con pochissimo brodo mentre me lo aspettavo caldo e in brodo (mea culpa) ma e' buonissimo.
Peccato non sia molto abbondante, poco male rimediero' con qualcosa piu' avanti pero' questo posto e' davvero ottimo e magari ci torno apposta uno dei prossimi giorni giusto per pranzarci.

Indicazioni: scendete a Ryogoku e, dal lato opposto rispetto al megastadio di sumo, c'e' una stradina perpendicolare alla ferrovia (ce n'e' solo una o due, difficile sbagliare). Dopo una decina di metri dall'inizio della stradina, sulla sinistra c'e' questo locale piccolino.
Ottimo, garantito!!


Dopo pranzo inizio a cercare il museo dei fuochi d'artificio, che dovrebbe essere in zona e facile da trovare.
Grav: nella foto la nuova Nissan Note, non so se ci sia gia' in Italia.


In pochi metri... mi perdo.
Non trovo il museo, proprio no. Sbaglio isolato, trovo cartine che mi indicano benino ma non esattamente la strada, alla fine ci arrivo. OK che anche gironzolare mi piace ma perdersi in un singolo isolato non e' una bella cosa :-(

Prima le cose positive:


Ci sono alcuni modellini che spiegano come funzionano i fuochi.


C'e' parecchio materiale nella stanza.

Ora i punti negativi: tutto e' solo in giapponese e non ci capirete niente di niente di niente ma soprattutto sottolinerei la parola "stanza": il museo e' una stanza piu' piccola di un normale soggiorno italiano.
Perdonatemi il giudizio negativo ma e' decisamente una boiata di museo, chi se ne frega se e' gratis, ho letto tanti ma tanti siti internet e guide turistiche che suggerivano a chi avesse avuto solo qualche ora libera a Tokyo di vedere questo museo perche' era interessante e (soprattutto??) perche' era gratis.

Beh, e' gratis ok ma fa pena ed e' microscopico.

NON visitatelo, andate in qualsiasi altro posto, tanto i mezzi pubblici dovete pagarli ugualmente anche per venire qua, qualsiasi posto e' meglio di questo museo, un cento yen shop per esempio ma anche un salto a Akihabara o qualsiasi altro quartiere conosciuto.

Bocciatissimo. Lo promuoverei solo se fosse descritto correttamente dai siti e dalle guide, cosi' e' solo una fregatura per un turista che magari ha solo un pomeriggio libero e se lo brucia con 'sta cosa :-(


Abbandonato il favoloso museo-in-una-stanzina torno verso la stazione e incrocio quello che probabilmente e' un ristorante di pesce palla, riconoscibile dall'acquario all'esterno.
No problem segnarsi l'indirizzo, una cosa che potenzialmente puo' uccidermi non credo l'assaggero' mai :)


Questo negozio mi aveva attirato per le immagini di Matsumoto. Ebbene ne aveva anche dentro ma era un negozio che vendeva... motociclette!

Battutaccia: sara' un negozio di MatsuMOTO, ahahah...


Il megastadio del sumo, impressionante davvero.
Al suo interno c'e' un piccolo museo dedicato al sumo, gratis anche quello li ma molto piu' meritevole di quello dei fuochi artificiali.
Magari non andateci se avete solo due ore libere a Tokyo ma e' qualcosa di ben fatto e sensato, considerate che si gira tutto in una mezz'oretta, di piu' se ci sono video da vedere.


L'inconfondibile forma del museo Edo Tokyo, molto bello davvero, l'abbiamo visto in uno dei viaggi precedenti.


C'e' ancora!!!!
Non sappiamo chi sia e cosa faccia ma questo tizio lo vediamo in giro dal duemila e fa la pubblicia' a una specie di navigatore anche per le zone interne dei palazzi e robe simili.
Per esistere ancora deve essere un prodotto che va forte, considerando l'evoluzione che questi servizi hanno visto negli ultimi quindici (!) anni, e il testimonial e' sempre lo stesso!!!
Sara' il padrone della ditta? :-)



Arrivo a Funabashi e noto una scenetta carina, quasi da cartone animato: due bambine che avranno avuto una decina di anni sono entrate in un punto di polizia (ce ne sono tanti in giro per i quartieri) e hanno chiesto indicazioni :-)

Poco dopo due poliziotti sono venuti da me a chiedermi come mai stavo filmando la loro postazione. Argh. Ok forse era meglio non farlo, non c'e' stato nessun problema e sono stati cortesi quando ho detto loro che ero un turista italiano e le solite cose (per la serie, se sono un malvivente mica te lo vengo a dire, no?) pero' nel dubbio meglio evitare simili situazioni in futuro, spero di ricordarmelo visto che filmo quasi tutto quello che vedo :-O

Proseguo il mio percorso e raggiungo il Giga Funabashi, come dicevo il Daiso (100 yen shop) piu' grande del Giappone.
Pensavo chiudesse alle 17 invece chudeva alle 21. Grande festa, ci sono stato dentro diverse... ore!!!

Come gia' spiegato in passato, questi posti vendono tutti a poco meno di un euro ma vendono cose carine, non ciarpame generico. Un giapponese puo' arredare casa (mobili a parte) con pochi spiccioli, e un turista puo' riempire la valigia di souvenir o magari di cose che usera' una volta tornato a casa, sapendo pero' che le ha prese in Giappone :-)


Cappellini di ogni forma, me ne serve uno ma magari ne prendo uno piu' classico.


Vi serve un po' di erba/foglie di plastica? Vi basta questa scelta?



Cuscini pieghevoli. Quando te ne serve uno non sai mai dove comperarlo, qua hai l'imbarazzo della scelta!


Contenitori per onigiri, le polpettine di riso con alga e di solito farcite con qualcosa tipo salmone o altro.


Mollettona gigante per futon. Vanno benissimo anche per fare il cosplay di Arietty :-)



Stringhe per le scarpe, vendute su cartoncini a forma di scarpa, una bella idea!


Ok, niente di strano, questi sono fermalibri. Pero' tanti, colorati, con forme differenti e a un'euro il pacchetto. Fantascienza.


Un po' di dolcini vari. Alla fine un paio (non tra questi) li ho presi.
Le palline colorate sono dei Dango, presi una volta non li prendero' mai piu'.
Buoni eh ma appiccicaticci da morire e un po' anche da masticare, un'esperienza... tipica, ecco.



Vi bastano queste caramelle? In caso negativo, a sinistra ce n'erano ancora almeno 5-6 metri.


Utilissime maschere di Oni, demoni tradizionali giapponesi, non sai mai quando ti potranno servire.


Uscito dopo aver riempito un cestino con un sacco di cose "indispensabili" mi faccio un giretto per il quartiere prima di tornare alla stazione del treno.
Anche Funabashi ha i suoi angoli particolari e apprezzabili. E un sacco di locali per cenare tra amici, quelli un po' meno da turisti e un pelo piu' difficili per noi.



Nella zona commerciale della stazione, del te "Matcha Latte" apposito per mischiarlo con il latte.


E non ricordo esattamente dove... un manuale per imparare a usare Gmail!!!
Serve un manuale????? Applausi.


Riprendo il treno, prendo il rapido, finisco a Tokyo centrale invece che ad Akihabara.
Riprendo un altro treno e finalmente arrivo alla fermata giusta.
Entro da Yodobashi, per ora ho visitato solo i primi due piani, dedicati alla telefonia mobile e ai laptop (con assortimenti da far impallidire qualsiasi altro grande magazzino), nella foto uno dei TRE settori pieni esclusivamente di borse per computer portatili.


Finito il breve giro (che completero' nei prossimi giorni) salgo all'ottavo piano per cenare e girando un po' per curiosare in giro vedo una scala che sale.
Nono piano.
Non piano?
C'e' mai stato un nono piano? Non era l'ottavo l'ultimo piano?

Non me lo ricordavo, bene poco male saliamo e vediamo cosa c'e'.

L'inizio e' normale: un bel reparto di borse, mazze e accessori per il gioco del golf.
Tantissime cose ovviamente, come le borse nella foto qua sopra dedicate a Gundam, la famosssima serie animata (con tutti i suoi seguiti).
Il posto pero' seppure grande appare chiaramente meno esteso dei piani inferiori.
Mmm...
Giro ancora e trovo una porta, entro e... WOW!

Non me lo aspettavo davvero! Al nono piano c'e' un enorme campo di prova per le mazze da golf.
Un posto dove i clienti possono provarle come se fosse un vero batting center (anche perche'... e' un vero batting center!), mi hanno permesso di fare foto e filmare, bravi!!




Vai li, scegli le mazze da provare e... le provi!!


Le provi sul serio!

Notare le palline da golf rimaste a terra, presumo che le raccolgano automaticamente a fine giornata o qualcosa del genere. Bellissima cosa davvero!!!


Basta sorprese e torniamo alle certezze: la cena da Hamakatsu, un posto di tonkatsu che come dicevo sono le crocchette di maiale e altre varianti sul tema.
In questi posti si deve scrivere il proprio nome su un foglietto e attendere che si venga chiamati, la coda era brevissima e in pochi minuti sono entrato.


Il menu e' anche in inglese e come in tantissimi altri posti con le foto dei piatti (e fuori dal locale, con le riproduzioni in cera dei piatti stessi).
Scelgo un menu classico con un paio di cotolette piccole, una ripiena di formaggio e un gamberone (evidentemente radioattivo siccome sono sempre belli grossi rispetto ai nostri).


Ecco il piatto.
Buonissimo, con riso, zuppa di miso e altre cose a contorno.
Il the freddo e' gratis, quello o l'acqua te lo danno sempre gratis in tutti i ristoranti, anche qua dovrebbero imparare i ristoratori italiani che se gli chiedi la brocca d'acqua del rubinetto soffrono come se avessi loro strappato un rene a mani nude.

Durante la cena ho chiacchierato con un giapponese che lavora in Brasile per una compagnia nipponica e ogni tanto torna in patria per delle riunioni di lavoro.
Una bella chiacchierata, mi ha aiutato con un paio di traduzioni che non avevo mai ben capito e ha chiesto alla cameriera una cosa che avevamo in sospeso dal 2011, poverino l'ho sfruttato :-)
Beh per una volta che hai a disposizione uno che puo' farti da traduttore, perche' non approfittarne? :-)

Il tizio era sorpreso che uno straniero sapesse di manga e anime e si e' messo a parlare di Miyazaki, gran bella chiacchierata, appunto :-)))

Finita la cena, di corsa in hotel non prima di aver preso il necessario per la colazione di domani.
A nanna!!


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