lunedì 20 dicembre 2010

Evoluzione

"Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre"
(frase attribuita a Winston Churchill)


Siamo cambiati in questi ultimi 50 anni, eh?   ;-)


unRoberto che senza calcio saremmo tutti migliori.

lunedì 9 agosto 2010

Non si avrà mai risposta a una domanda mai espressa.

venerdì 14 maggio 2010

WOO

Mi sono imbattuto in un'altra parola inglese che mi e' simpatica :-)

to woo
A
v. t.
1
(un tempo) corteggiare; far la corte a; chiedere la mano di (una ragazza)
2
(fig., lett.) cercare (di ottenere qc.); andare in cerca di; mirare a; perseguire: to woo fame [success], andare in cerca della fama [del successo]
3
(fig.) fare la corte a; blandire (i potenti, gli elettori, ecc.)

 

Non la conoscevo, woo! woo! (da non confondersi con woo woo o wii wii di Adachi :-)
I woo luck, I woo success? I woo... well, pretty much everything :)
  unRoberto che imparare una parola nuova fa sempre bene.


giovedì 6 maggio 2010

Aracnofobia


Vado contro ogni mio sentimento postando quella che, fino a ora, e' la foto del piu' orrendo schifoso brutto spaventoso terrificante ragnone che io abbia mai visto :)

Grazie a Paolo Attivissimo per la foto (grazie si fa per dire).
Oso vivamente sperare che tale specie non esista non solo in Italia ne' in Europa (si sa mai, potrebbe sempre arrivare ottozampettando) e che io non vada mai in viaggio per alcun motivo in un posto dove questa specie esiste... brrrr... pero' nel suo orrore totale galattico e' perfino affascinante.

...si fa per dire, eh?

Migali e tarantole nulla possono contro 'sto coso brutto sul rotolo di carta igienica... dimensioni mostruose, aspetto schifido al cubo, situazione (spero sia una foto ricostruita in un set e non un scatto a testimoniare una "sorpresina" trovata da qualcuno in bagno un giorno qualsiasi) raccapricciante: vai in bagno e trovi il bestio.
Ovvia conclusione: lasci la casa, ti trasferisci in un altro continente, magari su un altro pianeta.



AAARGH!
Soffrite con me aracnofobi del mondo intero, cosi' almeno soffriamo in gruppo.

   unRoberto che ora che ha scritto il post puo' finalmente... svenire!

martedì 4 maggio 2010

CROON

Parola del giorno arrivata alcuni giorni fa in casella:
 
to croon
1 cantilenare; canticchiare: to c. to oneself, canticchiare fra sé, sottovoce
2 cantare in tono sommesso


Mi piace troppo questa parola, non so per quale motivo mi piace il fatto che in inglese ci sia un singolo termine dedicato al concetto di "canticchiare fra se' ", e per dirla tutta mi piace anche il suono della parola.
Alcune parole hanno un suono migliore di altre, non siete d'accordo?

Ripetete con me:

     C    R    O    O    N


Dai, e' bellissima! :-)

  unRoberto che, a lui, piace un sacco

mercoledì 28 aprile 2010

Vivere con lentezza

Lettura ispirata dalla giornata mondiale della lentezza, una cosa tutta italiana, ideata dallo scrittore del libretto in questione.
Idee condivisibili: perche' affannarsi se non porta a reali vantaggi? La vita e' una sola, prendiamocela un po' piu' comoda.

Il libro, salvo una piccola idea carina, e' piuttosto scarso :(


Prima l'idea carina: il concetto, non so se originale, della "canzone della sfiga". Spiegarla e' semplice: incontri un tizio e lo saluti con il classico "ciao, come va?" e lui invece di dirti "bene" per assoluta convenzione, parte con la sua personale canzone della sfiga... ovvero ti racconta dei casini che ha con i figli il lavoro la moglie le tasse la macchina i vicini bla bla bla bla. In effetti capita piu' spesso di quanto non ci si pensi. Il consiglio e' buono: capita gia' tanto di suo, evitiamo di peggiorare il mondo cantando agli altri la nostra canzone della sfiga. A "come va", rispondiamo "bene" e finita li :-)

Mio personale corollario: ho sempre trovato bizzarro "come stai?" come saluto convenzionale. Infatti fino a qualche anno fa, quando uno mi salutava cosi', tendenzialmente gli dicevo (per fortuna in poche parole) come stavo. Che diamine, mi chiedi come sto, te lo dico, no?
No.
Non volevano davvero saperlo.
Capirlo e' stata una bella delusione.
Potrebbero fare come me: quando voglio salutare qualcuno NON gli chiedo come sta: lo saluto!
Salve! Buongiorno! Ciao! Ce ne sono di modi di salutare qualcuno per non essere costretti a usare una domanda da cui non vogliamo avere risposte, no?

Tornando al libretto, purtroppo il resto e' un insieme di consigli e considerazioni abbastanza scontate. Certo condivisibili e logiche ma... niente che non si possa tirar fuori durante una chiacchierata tra amici.
Oltretutto, difetto oggettivo, la carta e' troppo sottile e leggendo una pagina si vede chiaramente il testo dell'altro lato... questo da molto fastidio, non so se fosse un problema della mia copia o meno ma... no good at all.

Ci sono libri migliori sull'argomento, in generale libri che trattano l'esatto opposto dell'ottimizzazione di tempo e attivita' (quelli che tentano di insegnarti un metodo per fare piu' cose in meno tempo)... pero' alla fine l'idea e' corretta: se non ne vale davvero la pena, perche' dannarsi l'anima?
Facendovi un mazzo cosi' diventerete ricchi? OK. Conquisterete una posizione di grande potere oggettivo? OK. Toccherete il cuore della persona amata? OK. Otterrete qualche altro grosso risultato? Ok, ma se non ci sono cose simili, forse non ne vale la pena.

Il problema principale e' che chi legge un libro come questo ha gia' in mente questo desiderio, tutti gli altri non ci penseranno mai e non vorranno mai nemmeno leggerlo.
Come dice Zucconi, e' un libro che predica ai convertiti :)

Volete vivere meglio? Prendetevela comoda, imparate a dire NO ogni tanto, preoccupatevi delle opinioni di chi conta veramente (e voi siete una delle persone in cima a questa lista) e magari state qualche oretta oziando ogni tanto: fare "niente" e' rigenerante, a volte. Un casino di gente non ci riesce proprio.
Peccato per loro ;)
  unRoberto che il concetto e' ok, il libro non imperdibile.

giovedì 22 aprile 2010

Riti e Riti

In occasione della domenica di Pasqua, dopo il pranzo (rituale, questo si, di mio grande gradimento) ci siamo recati in chiesa per la messa di Pasqua.

Si sa, Natale e Pasqua sono irrinunciabili, anche quando tutto sommato ci rinunceresti, insieme magari a chi dice di andare in chiesa ogni sabato e poi magari non ci va, e pensa che tu sei cattivo cattivo siccome non ci vai e lo dici da anni. Vabbe', difficile essere pigri e rei confessi contemporaneamente, a quanto pare :)

A ogni modo, complice l'orario ci siamo recati in una parrocchia diversa dalla nostra e, forse per l'ambiente differente, il prete sconosciuto e per forza di cose l'aspetto... diverso (ale') dell'insieme... mi sono sentito un po' come un ospite in un rito che gli e' totalmente estraneo.

Sono tornato con la mente a pochi mesi fa, quando con i compagni di viaggio, nella notte del 31 dicembre 2009 abbiamo assistito a un rituale Shintoista al tempio di Narita, 45 minuti circa di rituali tanto affascinanti quanto totalmente alieni e incomprensibili, con una sola domanda fissa in mente "Quanto dureranno ancora? Ci notano se ci alziamo e ce ne andiamo?" :-)
(faceva freddo, erano le due di notte, eravamo in ginocchio da mezz'ora e avevamo fame :-))))

Basta cambiare chiesa per essere degli estranei? Basta un prete diverso per non riconoscere piu' un rituale visto e vissuto centinaia di volte in passato?
Non penso, ma la sensazione di essere un alieno in terra straniera era molto forte, lo confesso.
Un po' ha aiutato il tempo a scorrere rapido, tra tante parole conosciute e canzoni meno (e l'eterna domanda: perche' il Santo lo cantano in maniera diversa in ogni cavolo di chiesa???).

Buona Pasqua a tutti, dovunque siate, la colomba e' buona e tutti ci si sente gentili dopo aver mangiato tanto, compreso l'uovo di cioccolata ;))

unRoberto magari poco poetico, ma un po' etologo

domenica 18 aprile 2010

64738

 
Un numero che solo chi ha giocato con il Commodore 64 millenni fa si puo' ricordare :-)
Ebbene, la mia macchinetta ha da poco raggiunto tale numero di... km! Li tenevo d'occhio da un po' e per fortuna e' avvenuto in un punto in cui la sosta per la foto e' stata agevole.
Una mini dedica a quel mito di computer che fu il C64, tanti ricordi, tante partite, tanto divertimento.
E ovviamente le battaglie con lo Spectrum, le riviste con i listati, le righe dei caricamenti e il turbo tape.
E il mio primo numero di Zzap! con la  recensione di The Pawn e alcuni nomi che, anni dopo, avrei conosciuto di persona.
Sniff ;-)
  unRoberto che si ricorda tutto con gran piacere e un pizzico di ovvia nostalgia




domenica 21 marzo 2010

Gratis - Chris Anderson

Un libro con un titolo cosi' non poteva che attirarmi :-)
Pensavo fosse un libretto da niente, qualcosa che magari indicava come risparmiare qualcosa, ma trovandolo in biblioteca ho pensato di dargli un'occhiata.

Ottima idea! E' un libro leggibilissimo e molto interessante.

Ovviamente non c'entra niente con le mie supposizioni, l'autore e' Chris Anderson, personaggio noto in rete e legato all'edizione in lingua originale di Wired. L'autore parla per quasi 300 pagine di quanto il "gratis" come metodo commerciale si sia evoluto dai primi tentativi (come gli omaggi allegati ai prodotti) fino a diventare un nuovo modello commerciale.

Non ci sono piu' omaggi, ora sono i prodotti a essere a costo zero. Questo massimizza la diffusione superando ogni possibile barriera psicologica di costo.

Tutto cio' e' reso piu' semplice nel mondo di internet dove, una volta creato il prodotto (se non e' qualcosa di fisico e tangibile), questi puo' essere distribuito a costo praticamente nullo o talmente basso da diventare di fatto nullo in base al numero di potenziali clienti raggiunti.
Sorpresa: non mancano esempi in passato di prodotti gratuiti sebbene tangibili, non legati a clamorosi fallimenti :-)

MA... come si guadagna in un mondo in cui i prodotti non costano niente? La maniera piu' comprensibile e' il cosiddetto Freemium, ovvero offrire una versione base (magari comunque molto bella e non azzoppata) gratuita per tutti e dare a pagamento una versione premium, migliore o piu' personalizzata... se la versione gratuita raggiunge una base sufficientemente estesa qualcuno che vorra' la versione premium ci sara' e questo qualcuno... paghera' anche per gli altri.
Spennato? No, visto che la diffusione "agli altri" costa pochissimo e, alla fine, funziona come pubblicita', marketing, e tutte le parole simili che potete metterci insieme.

Esiste anche la possibilita' di offrire prodotti gratuitamente per ottenere... attenzione, prestigio e rispetto in rete, ovvero niente di fisicamente monetizzabile ma... qualcosa di tangibile nel mondo virtuale della rete. Mi fermo qua perche' di sicuro non sono piu' bravo dell'autore nello spiegare questi particolari :)

Altra cosa importante sono, alla fine, i grandi numeri. Se un prodotto gratuito raggiunge moltissime persone, "vale" piu' di un prodotto magari molto economico che ne raggiunge un numero inferiore.
Similmente, bello il ragionamento per cui siamo passati da un'economia (nel passato) che gestiva risorse numericamente limitate a un'economia che invece vede le risorse (soprattutto informatiche) crollare di costo ogni sei mesi. Lo spazio su disco non costa piu' niente, se considerato per ogni singolo utente di Yahoo, Youtube, Google e via dicendo... eppure ci sono ancora esempi di risorse (ormai gratuite) stupidamente limitate, come le caselle vocali di alcuni provider cellulari: massimo tot messaggi e se riempi la casella devi svuotarla... classica mossa negativa, fastidiosa per i clienti e ininfluente per il gestore.

Molti vantaggi andranno, in futuro, a chi sapra' gestire questa nuova abbondanza di risorse (a costo prossimo allo zero) per creare nuovi modelli in cui guadagnare "poco" su milioni di utenti significa guadagnare bene, senza spennare nessuno e senza truffare nessuno. Mi piace :-)




Una bella lettura, un argomento interessante e un autore capace di trattarlo in maniera fluida, senza annoiare e con molti esempi (una volta terminati i cenni storici sul Gratis) inerenti il mondo attuale e gli attuali fenomeni della rete, tra i quali i famosissimi (almeno adesso) Google e Facebook.
Niente di meglio che qualche esempio calzante e aggiornato, per dare un senso a un argomento come questo.

Prima o poi "tutto" sara' gratis? Forse no, ma chi puo' dirlo? Iniziare leggendo questo libro prendendolo in biblioteca... senza pagarlo... e' un'ottimo inizio :-)

unRoberto che ha apprezzato molto

lunedì 15 marzo 2010

E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla




unRoberto che questo l'ha copiato  ;)

giovedì 11 marzo 2010

Parole al vento

Guardo almeno due TG al giorno.
Da alcuni giorni (una decina?) sento parlare del "Popolo Viola" quando si parla di politica interna e di possibili manifestazioni popolari.
Morire se un TG, dico uno eh, mi avesse spiegato chi cavolo sono questi qua.
Perché' uno deve "nascere imparato"?
Per me i viola sono quelli che tifano fiorentina... chi cavolo sono questi viola?
Ho solo dedotto che non siano amici della maggioranza, ma come si fa a
capire le notizie se nemmeno le spiegano?

Mi sta sulle balle in maniera immensa (davvero, non e' un uso
esagerato della parola) quando i media iniziano a usare un termine MAI
usato prima e non si degnano di spiegarlo.
Anni fa mi chiedevo cosa fossero gli squatters, oppure che cosa fosse
un'esondazione (i fiumi fino ad allora avevano sempre straripato,
"esondato" che cosa significava??????) o altro.

I media di informazione devono fare informazione, non quesiti della Susy :((((

unRoberto che da loro l'italiano non lo impara nessuno

mercoledì 10 marzo 2010

Non esiste un secondo passo senza un primo passo.


...iniziare e' tutto. Il dopo sembra sempre semplice, soprattutto agli altri :)

martedì 2 marzo 2010

Passata quasi inosservata

Domenica sera, fine febbraio, uno dei TG in orario di cena.
Si parla del recente terremoto in Cile.
A un certo punto lo speaker commenta che il sisma ha colpito duramente (purtroppo) un paese ancora non uscito del tutto dalla stagione
invernale.

Inverno?
In Cile?

Il Cile e' nell'emisfero sud del pianeta, se noi stiamo per arrivare alla primavera, il Cile e' in questo momento in estate e arrivera' all'autunno tra tre settimane circa.
L'inverno, in Cile, e' finito circa sei mesi fa.

Non ho commenti da fare :-|
unRoberto che non gli pareva vero...

giovedì 11 febbraio 2010

Guerra civile fredda - Daniele Luttazzi

Afghanistan. Soldati italiani sparano, muore una tredicenne. Berlusconi illeso.

Gheddafi a Roma da Berlusconi. Il dittatore lo ha salutato dicendo: - Ciao, Muhammar. -

Berlusconi: - Se le accuse contro di me fossero vere mi ritirerei, come ho sempre fatto. -

Berlusconi perseguitato dalla Costituzione.

Ma non sono solo le battute la parte bella di questo libro. L'ho preso cercando battute (e trovandone un sacco) ma sono poi rimasto piacevolmente sorpreso dal testo.
Non e' solo un libro per far ridere, la parte principale e' una lunga discussione su cosa occorre per funzionare in politica e sui perché' alcuni gruppi funzionano e altri no (indovinate quali...).

A parte i gusti politici (e' OVVIO che se siete di una certa parte questo libro non vi piacerà' per nulla, ma tanto non lo leggerete nemmeno per errore, ho il sospetto...) questo nuovo libro di Luttazzi e' davvero godibile, di facile lettura e non troppo lungo.
Particolarmente meritevoli le precisazioni (ventiquattro pagine!!) che, con fatti, numeri ed elenchi degni del miglior Travaglio, danno uno sfondo vero (e purtroppo tragico...) agli argomenti trattati spesso in maniera satirica. Beh, mica e' una sorpresa, non e' un libro di Vespa, no?
Se davvero quasi tutto il testo era il monologo di uno dei suoi spettacoli, complimenti all'autore per la memoria!! :-)
Bel libro, bella lettura, caldamente consigliato.
.
unRoberto che apprezza quando qualcosa gli piace piu' del previsto.