sabato 24 agosto 2013

20 agosto: quanta fatica per compiere gli anni

Come si evince facilmente dal titolo del post, oggi e' il mio compleanno!
Non sono sicuro ma penso che sia il terzo o il quarto compleanno che festeggio in Giappone, casi strani della vita. Oggi avrei voluto fare qualcosa di carino e fin dal mese scorso avevo pensato che avrei potuto andare a Nikko, un posto bellissimo che ho gia' visto tante volte ma che merita sempre una visita.
In particolare, ho piu' volte detto ad amici e colleghi che se volevano un posto solo, un singolo luogo che valesse la pena essere visitata in Giappone, probabilmente questo era Nikko, i mausolei degli shogun Tokugawa immersi nei boschi di cedri e magari con un po' di nebbiolina o di pioggerellina sono una visione talmente bella da meritare, forse, un viaggio qui solo per vederli.

MA come dicevo qua c'ero gia' stato altre volte, stavolta infatti ho tentato un viaggio leggermente piu' lungo e invece di visitare Nikko, sono andato a vedere il lago Chuzenji.
Il che significa prendere uno shinkansen (potenza del rail pass, valido fino a domani) da Ueno a Utsunomiya (50 minuti circa), poi la Nikko line fino a Nikko (altri 45-50 minuti circa) e... prendere un bus della compagnia Tobu da Nikko fino a Chuzenji Onsen (altri, indovinate un po', circa 50 minuti di pullman).
Insomma, un po' pesantuccio come viaggio, soprattutto con tre mezzi e dovendo prendere il biglietto del bus in loco senza sapere con precisione i suoi orari (avevo gli orari della Japan Guide ma si sono rivelati errati, per fortuna non di tantissimo).

Partiamo!!


Colazione! Una brioscina morbida alla zucca (!) e un caffelatte anonimo, o per lo meno non aveva un nome che io sapessi leggere. Non male entrambi.


Eccomi pronto a partire dalla fermata di Ueno, a quindici minuti esatti dalla mia camera d'albergo (contando percorso a piedi e una fermata di yamanote). Prima tappa: shinkansen Yamabiko da Ueno a Utsunomiya.
Siccome andavo per la prima volta a vedere questo lago e ci volevano quasi tre ore per il viaggio, ho preferito alzarmi presto (argh! alle sei e mezza...) per avere piu' tempo in loco. Eccomi quindi alle otto e qualcosina del mattino ad attendere il treno delle otto e quattordici.


Sulla Nikko line, presa poco dopo l'arrivo a Utsunomiya, c'erano dei cartelloni inneggianti Nikko (ovviamente) con alcune frasi prese, presumo, da proverbi o motti d'epoca.
Questo qua dice "Solo quello che puo' essere visto... e' vivo?" che a me mette un po' di ansia, sembra una frase di Lovecraft... contenti loro...


Arrivo a Nikko, abbandono tutti gli altri turisti che ovviamente si recano a vedere i mausolei (anche i miei due soci oggi puntano a Nikko ma sono in differita rispetto a me di un'oretta circa, in pratica quando io arrivero' al lago, poco dopo loro arriveranno a Nikko :-)
Raggiungo la stazione della Tobu e non capisco dove andare e che bus prendere, per fortuna c'e' la biglietteria e mi aiutano: prendo il biglietto andata e ritorno (meglio tornare, no? :-) ) e mi dicono che il bus che in quel preciso istante sta per partire dall'altro lato della piazza va bene per me.
Si certo, arrivo qua dopo quasi tre ore di mezzi e la prima cosa che mi fai fare e correre su un bus un po' a caso quando quello dopo ha il nome esatto e partira' tra dieci minuti. Ignoro totalmente il consiglio e, con calma, mi metto in coda alla fermata 2B, quella sicuramente giusta e dopo pochissimo arriva il mio pullman :-)
Meglio andare sul sicuro, che piu' volte abbiamo avuto prove di quanto i suggerimenti dei giapponesi siano da prendere con enormi pinze: a volte sono precisi, altre volte ti dicono con convinzione delle cavolate pazzesche e ti fanno fare un casino di strada in piu' sotto al sole solo perche' non vogliono dirti di non sapere la risposta alla tua domanda. Dove andava il primo bus? Magari a Chuzenji, magari in Siberia :-)


Ho appena parlato di Siberia? Ebbene, a Chuzenji fa un notevole freschino. Quasi mi pento di non aver portato il maglioncino di cotone che avevo in valigia, a Nikko c'e' caldo, qua al massimo ci sono venti gradi, oops. Chuzenji Onsen e' un paesino piccolino, quattro cose sul viale principale e chissa' se ha altri viali. Qua ci sono due cose: a destra vai alle cascate Kegon (molto famose), a sinistra vai al lago. Punto :-)


Come prima cosa smarco le cascate: in un'oretta sono visitabili e poi posso andare a cercare il battello per fare il giro del lago. Dall'alto si possono ammirare gratuitamente da una balaustra e il punto di vista non e' niente male, dal basso invece si deve pagare per usare un ascensore costruito appositamente. Appena usciti dall'ascensore ci si trova in un passaggio scavato nella roccia che in un centinaio di metri e parecchi gradini bagnatissimi ti porta ai piedi delle cascate.
Ebbene, nel passaggio fa un freddo cane, le scale bagnate sono anche un po' a rischio ghiaccio e tutti, giapponesi inclusi che magari si erano informati meglio di me ma non sembra, alternano momenti di "che freddo boia che fa qui" a "devo stare attento a non scivolare sui gradini se no mi uccido". Divertente eh? :-)



Le cascate sono in effetti molto belle, faccio le solite duemila foto e dieci ore di filmato e poi decido che ho visto abbastanza :-)


Nel negozietto annesso (due, uno per ogni piano della balaustra, non si scappa ai negozietti delle attrazioni turistiche giapponesi) prendo una tazzina piuttosto carina e osservo ma alla fine non compero dei bei biscottoni con la forma tipica a foglia dei souvenir del luogo. Questi biscotti hanno tutti lo stesso sapore, peraltro buono, ma grossi cosi' in valigia sarebbero probabilmente arrivati a casa un tantinello tritati.



Aiuto un altro giapponese a fare una foto con la cascata come sfondo e questo metodo demoniaco mi permette di usare il suo aiuto per fare una foto analoga a me :-)
Nel corso della giornata usero' altre volte simili diabolici stratagemmi :-)


Musi gialli!!


...e scatoline :-)


Lasciate le cascate, vado stavolta a sinistra :) e raggiungo in una decina di minuti il lago. Lungo il percorso salto un paio di ristoranti carini ma che una volta sul lago sono un po' fuori zona, trovo il molo giusto (che non e' quello in foto, che pare gli abbiano aggiunto un pezzettino alla volta fino a finire sotto la superficie del lago...) e scopro che il giro in barca, che parte ogni ora, sara' tra una quarantina di minuti circa.

Faccio un giretto del vialone antistante il molo per trovare un posto dove mangiare.


Qualcosa c'e', ma e' un pochino estrema nonostante sia tipicissima del luogo...


Il simpaticissimo cuoco dei pescioni alla brace spiedinati si mette in posa per la foto, dai che bravo!!
Questa foto mi fa troppo sorridere :-)


Trovo con un tot di fatica un ristorante vicino al molo (quando vogliono farti fare dieta, ci si mettono di impegno) e scegliendo un po' a caso mi porto al tavolo una ciotola di ramen niente affatto male. Il blocco rotondo al centro e' una specie di tofu fritto ma senza la pastella intorno, nel complesso e' un ottimo piatto e lo finisco giusto in tempo per andare a comperare il biglietto per il battello e salirci senza andare troppo di corsa.


Il lago e' affascinante, di origine vulcanica, e' completamente circondato da tante collinette che con il tempo di oggi (un po' plumbeo e tendente alla pioggia, infatti ha piovigginato per quasi tutta la navigazione, ma tanto la parte coperta del battello era ottima come quella scoperta per fare foto e filmati) apparivano molto scenografiche.
Pare che il top di questo lago sia l'autunno, quando le coste, coperte da boschi fitti e quasi prive di costruzioni se si eccettua il paesino di partenza e pochi casette qua e la, appaiono coloratissime per gli alberi che iniziano a perdere le foglie. In agosto invece e' tutto verdissimo quindi un pelo meno bello.
Mi piace lo stesso e poi non e' che posso ripassare di qua tra due mesi, per dire :-)


Nuvolette, un po' di pioggia, lago e aspetto mysterioso. Ecco Chuzenji-ko.


Questa isoletta contiene giusto un paio di alberi ed e' collegata alla costa da un passaggio a pelo dell'acqua. La mega spiegazione data in giapponese dal battello non so cosa dicesse ma erano un sacco di parole. Boh.


Autoscatto al fresco e umido del lago. Riuscito meglio di quanto pensassi.


Posso solo immaginare quanto sia bello questo posto con le piante tutte colorate in autunno.


Il tour dura poco meno di un'ora e torniamo al punto di partenza, questo cartello mi piaceva fotografarlo a mo' di souvenir. Io sono stato qui :-)


Le cascate e del lago alla fine hanno portato via meno tempo del previsto. Il paesino oltre a questo non ha, apparentemente, niente altro da mostrare. Decido quindi di prendere il bus di un'ora prima del previsto (ero stato largo, vista la fatica di arrivare qui non volevo avere vincoli di tempo troppo stretti) e... visitare un po' della zona dei mausolei!!
Avro' circa due orette dal mio arrivo al ponte Shinkyo, il ponte sacro e rosso (soprattutto rosso, direi) che segnala l'inizio della zona piu' interessante di Nikko e il treno che mi portera' verso lo shinkansen per Tokyo.
Il tempo per un mausoleo solo basta e avanza, decido di puntare a quello che e' un po' minore rispetto agli altri ma che mi ha sempre affascinato moltissimo, anche piu' del Toshogu con le sue tre scimmiette conosciute in tutto l'universo.
Punto diretto al Taiyuinbyo, che essendo "in fondo" alla zona mi permette di intravedere gli altri lungo la strada. La pioggerellina intanto diventa piu' intensa ed essendo quasi le quattro quando arrivo al tempio... la gente in giro per la zona diminuisce notevolmente. Ottima cosa!! Taiyuinbyo


La strada inizia qua: potete salire queste scale bellissime oppure fare due passi in piu' verso sinistra e seguire una strada, sempre in salita ma liscia e asfaltata. Non ho dubbi: scale!! (durante le scale ho molti dubbi, ma sono sicuramente piu' belle della strada).


Arrivo alla parte iniziale con la statua del monaco e conoscendo ormai bene la zona (e' la quarta volta che vengo qui nel corso degli anni) prendo sapientemente la strada alla sua sinistra :)


Questo e' il mega vialone sterrato che porta al Toshogu, fino a qui il tempo reggeva ancora benino.


Autoritratto davanti al torii che porta all'ingresso del Toshogu, dove non sono entrato perche' non era il posto a cui puntavo.


"Minuscola" pagoda a cinque ordini nel piazzale accanto all'ingresso del Toshogu. Pare sia stata un regalo di un nobile agli shogun. Non sapete cosa fare come regalo a un conoscente? Suggerisco una pagoda a cinque piani. Un regalo d'effetto.


Taglio a sinistra di fronte al Toshogu, per il viale famosissimo e molto bello con le decine di lanterne di pietra lungo il muro. Penso che lo fotografino tipo un miliardo di persone al giorno :-)

Proseguo ancora e arrivo finalmente al Taiyuinbyo. La pioggia ora e' fastidiosa, infatti la gente e' calata ancora, complice l'orario (sono circa le quattro e alle cinque qua chiude tutto).
Io l'ombrello non ce l'ho. L'ho comprato ma viste le previsioni buone l'ho lasciato in albergo. Geniale, concordo.

Va beh, non piove tantissimo, sono qui e non torno indietro, compero il biglietto e dopo un attimino arrivo al primo portale e trovo i soliti due spiriti protettori. Raijin e Fujin mi pare si chiamino e simboleggiano uno il tuono, l'altro il lampo. (questa definizione potrebbe non essere precisissima)


Il primo dei due simpaticoni :-)



E il secondo, sempre insieme questi due.


I piastrelloni nella foto non sembrano bellissimi con la pioggia ma per fortuna non sono scivolosi come sembrano, prendo un po' di coraggio e bagnandomi un pochino arrivo al portale piu' grosso, purtroppo in via di ristrutturazione. Poco male perche' a me piace tantissimo la scalinata che inizia subito dopo e la zona superiore, pertanto cerco semplicemente di non far finire le impalcature nelle foto...


E qui si compie il miracolo. La pioggia diminuisce e da meno fastidio ma tra orario e pioggia fortina poco prima... sono da solo!! In questi posti di solito e' pienissimo di turisti e in particolare quando le volte scorse cercavo di fare una foto alla famosa scalinata senza nessuno sopra... non ci riuscivo mai, era impossibile.
Stavolta sono l'unico, per un 15-20 minuti circa sono stato l'unico visitatore del Taiyuinbyo, considerando la bellezza del posto e pure l'aspetto un po' misterioso con la pioggia... non potevo trovare un regalo di compleanno piu' bello!!!!
Me lo sono goduto un casino, non riesco a spiegarlo bene con le parole, ogni centimetro di questo posto e' stupendo ed essere gli unici ad ammirarlo anche se per pochi minuti e' una sensazione bellissima.


La scala, e non c'e' nessuno!! :-)


L'ingresso della parte centrale visto da sotto il portale appena precedente.


Uno dei lati del palazzo finale, molto belli anche questi.


Le famose e onnipresenti lampade di pietra.


Giochi di prospettiva. Vedete qualcuno? Io no! Che bello!!!!


Un'altra angolazione della parte finale del mausoleo.


Ok, lo so, sono ancora lampade, ma devo festeggiare questo momento magico e lo faccio riempiendovi di immagini del posto.


La scala dall'alto. Ancora nessuno. Avevo ancora tempo e oltre a rifare un giro ancora nella parte superiore mi sono seduto un po' di minuti qui semplicemente a respirare l'atmosfera che mi circondava.
Non esagero, mi ricordero' di questi minuti a lungo. Wow.


Quando facendo due conti il tempo per lasciare il mausoleo e' arrivato, faccio le ultime tremila foto e parto, devo ricamminare fino al ponte e da li e' una mezz'oretta di camminata veloce, per fortuna in discesa.
Lungo questo percorso si intravede la pagoda di prima (il regalo, ricordate?) dal retro, attraverso gli alberi.


Arrivato al ponte trovo dei turisti che sognano l'aiuto di qualcuno che faccia loro una bella foto... ed ecco che si ripete il rituale dell'aiuto reciproco tra turisti :-) La nebbiolina sotto al ponte era molto bella.
Basta, e' ora di camminare: via di buona lena fino alla stazione di Nikko, treno fino a Utsunomiya, quindi shinkansen fino a Ueno, poi Yamanote fino a Akihabara (puff pant che fatica) e infine a piedi fino a Yodobashi Akiba, dove mi trovo con i miei due soci (che nel frattempo erano andati via da Nikko un'oretta prima di me) per la cena.


La cena era stata decisa gia' da tempo: cotolettone e crocchettone nel posto gia' visitato al nostro arrivo a Tokyo.
Stavolta prendo la tripla cotoletta di pollo e due porzioni extra di cotolette ripiene di formaggio. E per una rara volta nella vita pure una birra, ole', oggi si festeggia :-)

Tra l'altro, visto il numero di anni che compio e che causa afa e caldo giro con un asciugamano (preso a Hikone quello che sembra essere ormai un secolo fa) la combinazione potrebbe essere parecchio mitica :-)
(questa la capiscono in pochi, Douglas Adams anyone? :-) )

Un'ottima giornata, sono stato danneggiato poco dalla pioggia sul lago e alla fine la pioggia a Nikko mi ha regalato un'esperienza bellissima. Cosa chiedere di piu'?

Per oggi sono a posto cosi', domani e' l'ultimo giorno del rail pass e, complice la voglia di imitare un mio amico che c'era stato anni fa e un tweet di Alitalia, provero' ad andare a Matsumoto per visitare l'omonimo castello. Sono altre due ore e mezza abbondanti di shinkansen+treno normale, per lo meno non ci sono autobus ne tornanti (che poi erano anche belli e scenografici, quelli tornando da Chuzenji).
Pero' inizio a soffrire le ore passate viaggiando in tutti questi giorni... meno male che domani e' l'ultimo giorno e poi per i giorni successivi usero' quasi solo la metropolitana e qualche treno locale :-)
Ciao!!!!
  Roberto.

PS: come chi segue questo diario in tempo reale ha facilmente dedotto, non lo sto scrivendo in tempo reale. Mentre scrivo (alle due di notte o quasi) queste parole, per me e' la notte tra il 24 e il 25 agosto. Domani sara' l'ultimo giorno del viaggio e lunedi torneremo in patria (con un A380, mitico!). Non so se domani sera riusciro' a scrivere un altro capitolo del diario, questo comunque significa che le cronache dal 21 di agosto in poi con ogni probabilita' saranno scritte una volta tornato in Italia. So che e' piu' bello scrivere mentre sono via cosi' anche se in differita di qualche giorno sembra di seguire i nostri giri mentre siamo effettivamente via ma... insomma, ci vuole un casino di tempo a scrivere tutte queste cose ed e' tutto tempo in cui non dormo e non faccio niente altro. Mi ci sono impegnato il piu' possibile ma giocoforza il resto lo scrivero' tra alcuni giorni, fate finta che io sia sempre qui e sara' uguale o quasi :-)))))
Se l'aereo viene rapito dagli alieni e non torniamo piu', che rimanga ai posteri che questo viaggio mi e' piaciuto tantissimo :-))

venerdì 23 agosto 2013

19 agosto: very huge bird watching e cose svedesi...

Giornatona!
Visto che ancora per parecchi dei giorni passati a Tokyo avevamo il japan rail pass attivo, avevo pensato di sfruttarlo per andare a Narita a vedere per un paio d'ore gli aerei decollare. Lo avevo gia' fatto con altri aeroporti in passato, il Kansai di Osaka e Haneda nella baia di Tokyo, ma Narita potenzialmente aveva gli aerei piu' grossi e il traffico maggiore, essendo l'aeroporto internazionale ufficiale della citta'.
Narita si trova a un'ora di treno da Tokyo, abbiamo gia' comperato i biglietti del treno veloce Keisei Skyliner per l'ultimo giorno del viaggio, ma il rail pass mi permette di usare il Narita Express (N'EX per gli amici) senza pagare, molto comodo :-)
Dopo la sessione all'aeroporto, volevo togliermi una curiosita' e andare in un posto che c'e' anche da noi, per vedere se cambiava qualcosa...
Ma veniamo alla giornata!


Colazione! Uno dei tanti caffelatte gia' provati (non sono tantissimi quelli da mezzo litro, peccato) e un ciambellone a strati tutto sommato non malvagio. C'e' anche al cioccolato ma sono giorni e giorni che non lo trovo, se mi ricapita lo provo.


Dall'hotel prendo la yamanote per la stazione centrale di Tokyo da dove parte il Narita Express, lungo la via per il treno mi imbato in questo modellino (grosso) della stazione stessa.


Nell'attesa del mio treno, questo mi piace abbastanza da immortalarlo. Non ho idea di dove vada :)


Il mio N'EX arriva e in un'oretta sono all'aeroporto di Narita.
Fa impressione essere nell'aeroporto e non dover rientrare a casa, anzi manca una settimana esatta al rientro e ho calcolato gli orari di questa gita particolare per poter vedere, con un po' di fortuna, l'A380 di Air France decollare... infatti lunedi prossimo su quell'aereo ci saremo noi, a viaggio ormai terminato, verso Parigi.
Appena entrato nel salone dei check in trovo il banco dell'Alitalia, dove avevamo fatto tappa le ultime due volte, stavolta niente... sbircio quello dell'Air France appena piu' avanti e cerco l'Observation Deck, la terrazza dove si possono ammirare i bestioni mentre decollano e (molti meno in numero stamattina) atterrano.
Curiosita', stavano facendo il check in per ben due voli Alitalia, due 777 uno per Milano e uno per Roma, li vedro' partire entrambi nelle prossime ore.


Ecco i due aerei Alitalia in attesa di partire, uno e' grigio e mi piace di piu' come colore, sono entrambi degli aerei belli grossi.


Questo sono io, dopo il Koshien ormai abituato a difendermi dal sole. Con cappellino e soprattutto l'asciugamano di Hikone sono sufficientemente protetto, eheheh! :-)



Triplo scatto! Il 777 per Roma ancora fermo, quello per Milano in rullaggio e un altro di un'altra compagnia anche lui in rullaggio ma piu' avanti. Sembra si siano messi in posa.


Sembra una foto inutile ma non lo e': guardate bene nella parte alta, si vede "NARITA" scritto con le siepi. Questa scritta si ammira dall'aereo dopo l'atterraggio o durante il decollo.


Questo e' l'Observation Deck, una terrazza molto ampia con panchine e collegamenti con la parte dell'aeroporto piena di ristorantini. Siamo nella zona prima dei controlli di sicurezza: chiunque puo' venire in aeroporto e salire fino alla terrazza per guardare gli aerei.


Indovinate dove sono? Esatto, al Narita Airport  :)


Momento di relax, seduto sulla panchina, scarpe appoggiate alla rete metallica e 777 Alitalia (quello grigione) in rullaggio.


Foto esattamente dal retro dell'aereo!







Ho visto arrivare e partire tanti 747, sono contento perche' e' l'aereo che preferisco, piu' ancora del A380, i 747 sono davvero grossi e molto belli da vedere in movimento.
C'erano tantissimi aerei Delta, il traffico tra gli USA e Narita e' impressionante se confrontato con quello delle altre compagnie.


Dopo un paio di orette di aerei, in cui mi sono sentito come un bambino in una camera piena di giochi, ho pranzato. C'erano tanti ristorantini ma alla fine cosa ho fatto? Ho preso due pacchetti di tramezzini (che sono ottimi, quelli dei combini, con insalata e uovo un po' crudo), una bottiglia di te' verde e mi sono rimesso sulla mia panchina a guardare gli aerei e mangiare tipo al sacco. Ok, lo stile del pranzo era un po' modesto ma la vista, quella non la poteva battere nessuno!! :-)
Ho visto partire il bestione dell'Air France, un sacco di 747 e 777 e anche tanti altri aerei piu' piccoli.
E' partito anche un cargo, che stranamente e' partito molto molto piu' in verticale rispetto agli aerei passeggeri. Non so come mai, forse potrebbero farlo anche gli altri ma non lo fanno altrimenti i passeggeri sarebbero scomodi?

A ogni modo, torno fino a Tokyo con il N'EX e da li prendo un'altra linea minore, la Keyo line (camminando per un'infinita' di scale mobili e corridoi lunghissimi all'interno della stazione di Tokyo), che in una mezz'oretta mi porta a...


 Esatto: all'IKEA!!
Avevo visto i magazzini dell'IKEA a Osaka nel 2011 e mi era rimasta la curiosita': davvero l'IKEA e' identica ovunque nel mondo? Il Giappone e' abbastanza lontano dall'Europa e abbastanza alieno per fare un buon confronto.


I menu sembrano gli stessi, ma ci sono alcune differenze:


Infatti oltre ai piatti svedesi apparentemente identici a quelli serviti a Milano, ci sono alcuni piatti piu' locali come il riso al curry alla giapponese. In effetti da noi ci sono la pasta al sugo e la cotoletta, probabilmente quelli non si trovano nelle IKEA negli altri stati europei, presumo.
Anche i dessert sono diversi dai nostri, a dire il vero sembrano quelli che prendo io ai combini per fare colazione... pero' sono a modo loro "tipici" giapponesi.


Scordatevi il Lingon o quel che l'e', le bibite sembrano uscire da una delle tantissime macchinette automatiche, Pepsi NEX, bibite con le faccine e via dicendo. Anche queste sono piccole differenze.
Il resto, devo dire, sembra veramente identico ai nostri punti vendita, con la sola piccola differenza che la folla e' nipponica e ovviamente non meneghina :-)


Cercata e trovata: c'e' anche la mia sedia!! La mia e' bianca ma presumo che ci sia anche quella.


Particolare buffo: il manifesto in cui spiegano che e' un risparmio se ti porti a casa tutto con la tua auto... raffigura una cinquecento esattamente come i nostri!! Mi sarei aspettato un'utilitaria giapponese, qualche modello particolarmente amato o famoso... ma no, vinciamo noi!! :-)


Termino il giro culturale all'IKEA di minami-Funabashi (cosi' se siete curiosi potete sempre andarci uno di questi fine settimana) e mi premio con un bel gelatino gusto cioccolato e menta. Buonissimo!!

Lungo la strada del ritorno ammiro da fuori Tokyo Disneyland e Tokyo Disney Sea (il parco che abbiamo visitato nel 2008 e che si trova solamente a Tokyo), la ruota del parco Kasai Rinkai (non sono sicuro del nome) e i pezzettoni di mare nella parte di Odaiba che non abbiamo quasi mai visto.



Infine procedo con la prenotazione dei biglietti che probabilmente usero' mercoledi' 21, l'ultimo giorno del rail pass... sto pensando di andare a Matsumoto, come fece il nostro amico Gabriele nel 2008... per ora mi sono preso i biglietti, ora di mercoledi' ci pensero' su. E' un po' una sfacchinata ma e' anche l'ultimo giorno in cui posso approfittare del rail pass... un po' mi dispiacerebbe non chiuderlo in bellezza.

Dopo la parte prenotatoria... scendo nel seminterrato della stazione e, dopo anni e anni che ho scovato questo posto, ritrovo la signora sordomuta che vende gli Yukiichigo, dei dolcettini pannosi con pezzetti di frutta che abbiamo scoperto nel lontanissimo primo viaggio nipponico e che con il passare del tempo abbiamo un tot mitizzato.
Sono freschissimi e fuori dal frigo durano un paio d'ore, ne prendo un po' per me e per gli altri due soci e mi fiondo in treno fino all'hotel, in modo di sistemarli in frigo non piu' di una ventina di minuti dall'acquisto.
Il primo dei miei lo faccio fuori subito: eccezionale come sempre!!


In giro per Tokyo le macchine costose le regalano, pare. Ecco una mercedes S coupe' AMG. Costa come un'appartamento.


Questi sono i miei tre Yukiichigo prima della scomparsa prematura di quello rosa sulla destra :-)


Infine, da solo perche' i miei soci sono a Odaiba e non torneranno prima della tarda serata, termino la mia giornata cenando al Co Co Curry tra l'hotel e Akihabara.
Stavolta ho scelto un curry vegetariano e un hamburger, perche' gli opposti si attraggono :-)

Al curry ho aggiunto un Naan con formaggio e aglio... tutto sommato era meglio senza aglio alcuni giorni fa.
La prossima volta lo assaggio senza niente, cosi' almeno avro' provato tutte le varianti.


Una bella mangiatina, ora di nuovo in camera e a letto (relativamente) presto perche' domani mi aspetta la gitona a Nikko.
O meglio: al lago Chuzenji, un posto a 50 minuti di bus da Nikko (che e' a sua volta a quasi due ore di due treni diversi da Tokyo). Non ci sono mai stato ma il suggerimento di Vittorio Zucconi via twitter mi ha fatto decidere di andarci. Partiro' alle 814 da Ueno pertanto la levataccia sara' abbastanza scomoda, i miei due soci invece partiranno un'oretta dopo e si fermeranno a Nikko, per visitare la zona dei mausolei sulla montagna, una delle singole cose piu' belle e impressionanti dell'intero Giappone.
Se dovete vedere una sola cosa in Giappone, guardate Nikko.

Sonno, stanchezza e aspettative, termino qua la giornata in attesa di quella di domani, che e' anche un po' piu' mia delle altre :-)
   Roberto.