mercoledì 14 agosto 2013

14 agosto: Iwakuni e Miyajima

Ieri sera, alla fine della giornata abbiamo finalmente visto le camere dell'hotel di Hiroshima.
Ebbene... diciamo che potrebbero essere un pelino piu' grandi, ecco. Abituati a quelle di Osaka che ci avevano stupito positivamente, queste si avvicinano di piu' al mito, negativo, delle stanze singole molto piccole negli hotel giapponesi.
Non e' davvero microscopica, potrebbe essere peggio, ma il primo impatto non e' stato di entusiasmo :)
Ma tanto staremo qua solo due giorni, ieri e' gia' passato e oggi e'... oggi, domani si torna a Tokyo!! :)
(dove ovviamente non sappiamo come saranno le camere, oops...)

Il programma di oggi e' ottimo: in mattinata viaggio verso Iwakuni, per ammirare il suo famoso ponte a sbalzi.
Solo quello, a Iwakuni c'e' anche una piccola funivia che porta in cima a una montagna vicina per ammirare il mare interno del Giappone dall'alto, e anche un piccolo castello. Noi punteremo solo al ponte perche', dopo averlo visto con calma, torneremo indietro verso Miyajima, un luogo cui e' bene non rubare troppo tempo.



Il panorama dalla camera non e' male, se si riesce a fare la foto evitando il palazzone quasi di fronte alla finestra :-)


 Colazione a base di biscottone al cioccolato quasi italiano e... latte alla fragola!! :-)
Non male, magari il latte alla fragola poteva essere migliore ma e' tanto giapponese pure lui, lo perdoniamo volentieri.


 Accendo la TV per un attimo prima di uscire e cosa trovo? Facile indovinarlo: la diretta del Koshien!
Questo torneo e' davvero molto sentito e per i prossimi giorni sara' trasmesso in diretta dalle tv nazionali, lo seguiremo anche noi un pochino sbirciando la tv di tanto in tanto.


 Dopo 50 minuti di treno dalla stazione di Hiroshima arriviamo a Iwakuni, la piazza della cittadina mi piace un sacco, con alcuni palazzi colorati. Da li prendiamo un bus che in una ventina di minuti ci deposita a pochi metri dall'attrattiva turistica piu' importante del luogo: il Kintai Bridge, ovvero il ponte a sbalzi.


 Eccolo! In foto o in cartolina non rende quanto dal vero, e' davvero bellissimo.
Difficile smettere di fotografarlo a ogni passo, con il variare della prospettiva.


 Visto? E' bello anche cosi', dopo mille foto ci siamo fermati ma e' una cosa che capita a tutti. Sotto al ponte, il fiume scorre bello fresco con una profondita' molto limitata e c'erano un sacco di giapponesi, soprattutto bambini e ragazzini che facevano il bagno. Quanta invidia!! :-)


 Un losco figuro davanti al famoso ponte :)


 Pagando un paio di euro si puo' attraversare il ponte (ritorno compreso, bonta' loro). Non e' cosi' lungo come sembra ma le parti in discesa sono parecchio infide in quanto gli scalini non si vedono. Abbiamo rischiato il ruzzolone diverse volte.


 Dall'altro lato del fiume c'era una piccola piazza con diversi negozi di gelati (strano, si vede che e' una cosa tipica del posto) e qualche piccolo ristorante turistico, oltre agli immancabili punti vendita di gadget e dolcetti. Curiosi e divertenti quelli fatti ad arco come il ponte, con anche la confezione fatta ad arco! :)


Pranzare qua e' molto tattico in vista del pomeriggio a Mijajima tra qualche ora. Scegliamo un piatto di udon niente male e un altro piatto assolutamente tipico del poso: si chiama zushi... qualcosa ed e' una specie di mattonella di riso con un po' di roba sopra, niente pesce pero'. Buono anche questo e anche per noi era una novita' assoluta.


 Tra i souvenir c'erano anche dei bicchieri di legno per il sake. Per i pro ubriaconi :)


 Non vi interessa, lo so, ma ecco una foto della parte inferiore del ponte.


 Dal lato opposto del ponte, la gente che si rinfresca o fa addirittura il bagno nell'acqua bassa del fiume. Quanto li abbiamo invidiati :)


 Il paesaggio e' bello intorno al ponte, a dire il vero l'intera cittadina e' carina, potenza del fatto di essere comunque un posto di mare e un paesino non enorme, insomma niente di paragonabile a Osaka o Hiroshima stessa.


Ma anche qua ci sono strade belle lunghe, come questa qui... dove finisce??? 


 Alla fine, di ritorno in stazione, notiamo un grosso modellino del ponte nella stazione ferroviaria. Sanno di avere qualcosa di grosso valore turistico e lo valorizzano piu' che possono, bravi, cosi' si fa.


 Salutato il ponte e la cittadina di Iwakuni torniamo indietro per una trentina di minuti di treno e passiamo su un traghetto a Miyajima guchi, per andare a Miyajima, la famosissima isola sede del santuario Itsukujima e del suo altrettanto famoso enorme torii rosso in mezzo al mare.
Eccolo, al centro dell'inquadratura dal traghetto. Il viaggio e' brevissimo: nemmeno dieci minuti.


 A pochi minuti di cammino dall'approdo del traghetto, ecco il torii. Una visione mitica tra le mille presenti in Giappone.


Eccolo un po' piu' da vicino.


 Ed eccolo con lo stesso losco figuro di prima, si vede che ci sta seguendo ;-)


 Come il ponte, il torii e' bene fotografarlo da ogni punto possibile, alla ricerca dell'inquadratura migliore. Ogni scusa e' buona.


 L'ingresso di Itsukujima, su palafitte e secondo le maree sospeso sull'acqua o sul terreno lasciato libero dalla bassa marea. Stavolta arriviamo con poca acqua sotto il tempio e in fase di bassa marea, infatti nelle ore in cui siamo stati qui l'acqua si e' un po' ritratta verso il torii.


 Nel terreno lasciato libero si aggirano tantissimi granchietti e anche qualche trampoliere bianco, molto eleganti. Non siamo sicuri che i granchietti gradiscano la presenza dei volatili...


 Le foto all'interno del santuario da una parte all'altra si sprecano, in questa si vede anche la pagoda rossa a cinque ordini, altro punto molto noto dell'isola.


 Con la marea man mano piu' bassa, tantissimi giapponesi e anche qualche turista si sono azzardati ad avanzare in acqua fino a toccare il torii. Pare porti fortuna o qualcosa di simile, lo spero per loro :-)


 Ecco gli eroi che si bagnano un tot pur di toccare il torii. Beh almeno permettono a questa foto di far capire le dimensioni del portale.


Finito il tutto, tentiamo di capire se si puo' cenare sull'isola prima di tornare verso Hiroshima ma niente, i posti dedicati ai turisti sono tutti in chiusura, gli unici che possono cenare sono quelli che hanno una camera in uno dei ryokan del posto, e noi non siamo tra quelli. Peccato, riprendiamo quindi il traghetto e dopo un'altra mezz'ora di treno siamo di nuovo in stazione, dove decidiamo di cenare con un altro Okonomiyaki.
Ci ripetiamo dopo il pranzo di ieri perche' il piatto e' fatto nella maniera tipica di Hiroshima e non lo troveremo piu' altrove, consideratelo un motivo di studio, scientifico, insomma e' buono ed e' bene assaggiarlo un'ultima volta prima di salutare anche lui :-)


Eccolo, in verita' questo e' un quarto/quinto della porzione, che con una piccola spatola si deve staccare dal piatto di portata e spostare in un piattino piu' piccolo dove si mangia.
Non male anche questo, insomma ci piace tutto quello che troviamo, e' questa la verita' :-)

La giornata e' terminata ed e' stata molto bella, tra il ponte mai visto prima e Miyajima rivisitata con piacere era difficile sperare in qualcosa di meglio.
Domani termina la nostra parte a sud di questo viaggio: ci aspettano quasi cinque ore di shinkansen con scalo a shin osaka (per risalutare il nostro hotel?) e arrivare a Tokyo, dove rimarremo fino al ritorno in Italia.
Saremo in zona Ueno, domani pomeriggio scopriremo se le nostre camere saranno come queste a Hiroshima o piu' grandicelle... speriamo la seconda!!! :-)
Ciao e a domani!!



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