Ieri sera, alla fine della giornata abbiamo finalmente visto le camere dell'hotel di Hiroshima.
Ebbene...
diciamo che potrebbero essere un pelino piu' grandi, ecco. Abituati a
quelle di Osaka che ci avevano stupito positivamente, queste si
avvicinano di piu' al mito, negativo, delle stanze singole molto piccole
negli hotel giapponesi.
Non e' davvero microscopica, potrebbe essere peggio, ma il primo impatto non e' stato di entusiasmo :)
Ma tanto staremo qua solo due giorni, ieri e' gia' passato e oggi e'... oggi, domani si torna a Tokyo!! :)
(dove ovviamente non sappiamo come saranno le camere, oops...)
Il programma di oggi e' ottimo: in mattinata viaggio verso Iwakuni, per ammirare il suo famoso ponte a sbalzi.
Solo
quello, a Iwakuni c'e' anche una piccola funivia che porta in cima a
una montagna vicina per ammirare il mare interno del Giappone dall'alto,
e anche un piccolo castello. Noi punteremo solo al ponte perche', dopo
averlo visto con calma, torneremo indietro verso Miyajima, un luogo cui
e' bene non rubare troppo tempo.
Il panorama dalla camera non e' male, se si riesce a fare la foto evitando il palazzone quasi di fronte alla finestra :-)
Colazione a base di biscottone al cioccolato quasi italiano e... latte alla fragola!! :-)
Non male, magari il latte alla fragola poteva essere migliore ma e' tanto giapponese pure lui, lo perdoniamo volentieri.
Accendo la TV per un attimo prima di uscire e cosa trovo? Facile indovinarlo: la diretta del Koshien!
Questo
torneo e' davvero molto sentito e per i prossimi giorni sara' trasmesso
in diretta dalle tv nazionali, lo seguiremo anche noi un pochino
sbirciando la tv di tanto in tanto.
Dopo
50 minuti di treno dalla stazione di Hiroshima arriviamo a Iwakuni, la
piazza della cittadina mi piace un sacco, con alcuni palazzi colorati.
Da li prendiamo un bus che in una ventina di minuti ci deposita a pochi
metri dall'attrattiva turistica piu' importante del luogo: il Kintai
Bridge, ovvero il ponte a sbalzi.
Eccolo! In foto o in cartolina non rende quanto dal vero, e' davvero bellissimo.
Difficile smettere di fotografarlo a ogni passo, con il variare della prospettiva.
Visto?
E' bello anche cosi', dopo mille foto ci siamo fermati ma e' una cosa
che capita a tutti. Sotto al ponte, il fiume scorre bello fresco con una
profondita' molto limitata e c'erano un sacco di giapponesi,
soprattutto bambini e ragazzini che facevano il bagno. Quanta invidia!!
:-)
Un losco figuro davanti al famoso ponte :)
Pagando
un paio di euro si puo' attraversare il ponte (ritorno compreso, bonta'
loro). Non e' cosi' lungo come sembra ma le parti in discesa sono
parecchio infide in quanto gli scalini non si vedono. Abbiamo rischiato
il ruzzolone diverse volte.
Dall'altro
lato del fiume c'era una piccola piazza con diversi negozi di gelati
(strano, si vede che e' una cosa tipica del posto) e qualche piccolo
ristorante turistico, oltre agli immancabili punti vendita di gadget e
dolcetti. Curiosi e divertenti quelli fatti ad arco come il ponte, con
anche la confezione fatta ad arco! :)
Pranzare
qua e' molto tattico in vista del pomeriggio a Mijajima tra qualche
ora. Scegliamo un piatto di udon niente male e un altro piatto
assolutamente tipico del poso: si chiama zushi... qualcosa ed e' una
specie di mattonella di riso con un po' di roba sopra, niente pesce
pero'. Buono anche questo e anche per noi era una novita' assoluta.
Tra i souvenir c'erano anche dei bicchieri di legno per il sake. Per i pro ubriaconi :)
Non vi interessa, lo so, ma ecco una foto della parte inferiore del ponte.
Dal
lato opposto del ponte, la gente che si rinfresca o fa addirittura il
bagno nell'acqua bassa del fiume. Quanto li abbiamo invidiati :)
Il
paesaggio e' bello intorno al ponte, a dire il vero l'intera cittadina
e' carina, potenza del fatto di essere comunque un posto di mare e un
paesino non enorme, insomma niente di paragonabile a Osaka o Hiroshima
stessa.
Ma anche qua ci sono strade belle lunghe, come questa qui... dove finisce???
Alla
fine, di ritorno in stazione, notiamo un grosso modellino del ponte
nella stazione ferroviaria. Sanno di avere qualcosa di grosso valore
turistico e lo valorizzano piu' che possono, bravi, cosi' si fa.
Salutato
il ponte e la cittadina di Iwakuni torniamo indietro per una trentina
di minuti di treno e passiamo su un traghetto a Miyajima guchi, per
andare a Miyajima, la famosissima isola sede del santuario Itsukujima e
del suo altrettanto famoso enorme torii rosso in mezzo al mare.
Eccolo, al centro dell'inquadratura dal traghetto. Il viaggio e' brevissimo: nemmeno dieci minuti.
A pochi minuti di cammino dall'approdo del traghetto, ecco il torii. Una visione mitica tra le mille presenti in Giappone.
Eccolo un po' piu' da vicino.
Ed eccolo con lo stesso losco figuro di prima, si vede che ci sta seguendo ;-)
Come
il ponte, il torii e' bene fotografarlo da ogni punto possibile, alla
ricerca dell'inquadratura migliore. Ogni scusa e' buona.
L'ingresso
di Itsukujima, su palafitte e secondo le maree sospeso sull'acqua o sul
terreno lasciato libero dalla bassa marea. Stavolta arriviamo con poca
acqua sotto il tempio e in fase di bassa marea, infatti nelle ore in cui
siamo stati qui l'acqua si e' un po' ritratta verso il torii.
Nel
terreno lasciato libero si aggirano tantissimi granchietti e anche
qualche trampoliere bianco, molto eleganti. Non siamo sicuri che i
granchietti gradiscano la presenza dei volatili...
Le
foto all'interno del santuario da una parte all'altra si sprecano, in
questa si vede anche la pagoda rossa a cinque ordini, altro punto molto
noto dell'isola.
Con
la marea man mano piu' bassa, tantissimi giapponesi e anche qualche
turista si sono azzardati ad avanzare in acqua fino a toccare il torii.
Pare porti fortuna o qualcosa di simile, lo spero per loro :-)
Ecco
gli eroi che si bagnano un tot pur di toccare il torii. Beh almeno
permettono a questa foto di far capire le dimensioni del portale.
Finito
il tutto, tentiamo di capire se si puo' cenare sull'isola prima di
tornare verso Hiroshima ma niente, i posti dedicati ai turisti sono
tutti in chiusura, gli unici che possono cenare sono quelli che hanno
una camera in uno dei ryokan del posto, e noi non siamo tra quelli.
Peccato, riprendiamo quindi il traghetto e dopo un'altra mezz'ora di
treno siamo di nuovo in stazione, dove decidiamo di cenare con un altro
Okonomiyaki.
Ci ripetiamo dopo il pranzo di ieri perche' il piatto
e' fatto nella maniera tipica di Hiroshima e non lo troveremo piu'
altrove, consideratelo un motivo di studio, scientifico, insomma e'
buono ed e' bene assaggiarlo un'ultima volta prima di salutare anche lui
:-)
Eccolo,
in verita' questo e' un quarto/quinto della porzione, che con una
piccola spatola si deve staccare dal piatto di portata e spostare in un
piattino piu' piccolo dove si mangia.
Non male anche questo, insomma ci piace tutto quello che troviamo, e' questa la verita' :-)
La
giornata e' terminata ed e' stata molto bella, tra il ponte mai visto
prima e Miyajima rivisitata con piacere era difficile sperare in
qualcosa di meglio.
Domani termina la nostra parte a sud di questo
viaggio: ci aspettano quasi cinque ore di shinkansen con scalo a shin
osaka (per risalutare il nostro hotel?) e arrivare a Tokyo, dove
rimarremo fino al ritorno in Italia.
Saremo in zona Ueno, domani
pomeriggio scopriremo se le nostre camere saranno come queste a
Hiroshima o piu' grandicelle... speriamo la seconda!!! :-)
Ciao e a domani!!
mercoledì 14 agosto 2013
14 agosto: Iwakuni e Miyajima
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