sabato 10 agosto 2013

10 agosto: caldo e umido, umido, umido, umido e ancora umido. Ah, e Nara.

Oggi ho toccato il mio record personale per quanto riguarda l'afa in questo viaggio. La temperatura dovrebbe essere stata sui 35 ma l'umidita' era a livelli da capogiro, ho passato quasi sei ore tra sole e ombra in giro perennemente inumidito, non solo i vestiti erano stile "mi hanno appena fatto un gavettone" ma anche braccia, mani piedi, argh! :-)
Penso di aver capito come si sente una spugna quando la butti nel lavandino pieno d'acqua :-O

Nonostante questo, a parte la sensazione (oddio, sensazione, il fatto, non la sensazione) di essere bagnato, non dava poi cosi' fastidio. Era come essere immerso in piscina con l'acqua calda o sotto la pioggia, pero' senza la piscina e senza la pioggia :-) Con il caldo alla fine era una cosa strana ma non troppo orrenda.
Fino a quando di sera sono entrato in un locale con l'aria condizionata a meno cento. Che trauma!! :-)

Basta lamentarsi, cosa ho fatto oggi? Oggi il piano diceva Nara, e Nara e' stata.
Curiosita', Nara i giapponesi la pronunciano con l'accento, Nara'.




La giornata pero' inizia con la colazione, come al solito presa in un combini la sera prima. Stavolta e' il ritorno di un grande amico: il Van Houten Cocoa, mezzo litro di cioccolata in bric che e' di un buono difficile da raccontare :)


 Rubo un attimo per un'altra particolarita' nipponica che a differenza di altre non apprezzo per niente: non e' il primo hotel che in piena estate mette in camera solamente UN PIUMONE PESANTE e nessuna alternativa.
Ma si puo'?? E poi parlano di risparmio energetico... la prima sera serissimi problemi, prima provo a mettere il condizionatore a 20 gradi ma non basta, fa troppo caldo, poi provo senza piumone e condizionatore alto... alla fine senza e con condizionatore spento, ma niente e' ottimale. Solo il giorno dopo scopo che per fortuna e' possibile estrarlo dalla sua "custodia" e usare quest'ultima come lenzuolo. Sono due giorni che lo ritrovo perfetto quando torno in camera la sera, mi spiace per chi sta li a reinfilarlo ogni volta ma... e' una cosa priva di senso, fa un caldo boia la fuori, mica e' inverno!! :-O
Nella foto, il colpevole dopo essere stato neutralizzato :-)


Arrivarci porta via un'oretta con il treno rapido da Osaka, sono partito sul tardi e una volta giunto in sede il piano era semplice: ignorando il Todaiji (il tempio piu' famoso di Nara, contenente un'enorme statua di Budda, che pero' ho visitato solo due anni fa) puntavo alla visita degli altri due templi piu' suggeriti dalle guide in Nara citta'.
In stazione intando ho beccato il cartellone qua sopra con degli improbabili imitatori di Depp in versione indiano mattoide nel suo ultimo film. Sun matt 'sti giapunes.


 Alla ricerca di un ristorante, trovo questo qua.
Non so voi, ma per me se dice che fa piatti buoni, in verita' mente :-)


 Dopo alcuni tentativi sto quasi per entrare in un Go Go Curry (che e' la prima volta che lo vedo questa volta e mi tentava parecchio, pur non essendo adattissimo alla temperatura esterna) quando mi imbatto in un bel ristorantino di udon, gli spaghettoni al brodo giapponesi.
Sembra strano, ma con il caldissimo fuori pranzare con degli udon bollenti e' una cosa fantastica.
Pranzo godereccio e prezzo ultra conveniente: meno di cinque euro!
Faccio notare che era un localino nella via principale che porta dalla stazione al tempio piu' famoso, ovvero percorsa da tonnellate di turisti ogni santo giorno, questi non si approfittano nemmeno di una cosa cosi', dovremmo imparare tanto ma tanto da questo popolo.
Oltre a lavorare piu' seriamente, ovviamente.


 La vetrina del ristorantino in questione, ormai lo sapete a memoria ma fuori dai ristoranti popolari (difficilmente fuori da quelli d'elite o comunque piu' cari della media) quasi sempre ci sono delle riproduzioni dei piatti serviti all'interno. Le riproduzioni sono realizzate da ditte apposite e spesso sono indistinguibili dagli originali, sia perche' fatte molto bene, sia perche' quasi sempre il piatto che vi arriva e' identico al modellino, con tutte le cose allo stesso posto. Mitici!! :)
 Prima di pensare che sia una cosa fatta per i turisti, faccio notare che questa cosa c'e' anche in posti dove i turisti sono rarissimi e c'era da sempre: e' una cosa fatta per i giapponesi. Viene quasi il dubbio che non sappiano leggere i menu. Adesso vi sembra un po' piu' strana la cosa, vero? :)

 Nara e' famosa anche per i suoi cervi: nei suoi parchi si aggirano migliaia di cervi in liberta', per la gioia dei turisti che possono fotografarli e tentare di avvicinarli e per la gioia dei cervi stessi che dai turisti ottengono spesso pappatoria, sia apposita venduta da dei baracchini, sia non propriamente apposita visto che questi ti si avvicinano e se sei sfortunato tentano di mangiare il tuo vestito, la borsetta, il cellulare... basta che sembri appetibile. Evidentemente non gradivano la mia videocamera ma una ragazza oggi si e' avvicinata e il cervo per ricambiare a infilato il muso nella sua borsetta e ha iniziato a masticare qualcosa all'interno, spero non fosse niente di fragile :-)
Il cartello qua sopra e' presente in vari punti del parco e avvisa del pericolo nel classico stile fumettoso nipponico, guardatelo bene :-)


Il mio primo obbiettivo e' il Kasuga Taisha Shrine, lo raggiungo dopo una mezz'oretta a piedi prima per le vie della citta' e poi per un vialetto nel mezzo del parco. C'e' una parte pubblica e una con accesso a pagamento, che permette di visitare l'interno e, machiavellicamente, vedere il frontale del tempio che e' celato da una tettoia per chi rimane all'esterno.
Il tempio e' bello, un po' diverso dagli altri che ho visitato e in particolare il frontale, che si puo' ammirare alla fine poco prima di uscire, e' bellissimo. Le foto rendono parzialmente l'effetto che fa dal vivo, purtroppo.



 Dai, confessatelo, e' venuto in mente anche a voi di tirare di lato una delle lampade agli estremi e vedere se iniziano a rimbalzare come le palline, eh? :-)


 Un particolare della zona interna del tempio.


 Questo e' il frontale, parzialmente coperto (volutamente, e' sempre tutto voluto qua, anche quello che sembra casuale, anzi soprattutto quello) da un enorme albero sulla sinistra e ammirabile solo di traverso a causa (per caso, eh?) di una costruzione sulla destra. Bellissimo.


 Questa tettoia semplicemente mi piaceva un tot e ho trovato giusto proporvela :)


 Vialetti come questo non possono non ricordare Nikko ma ovviamente anche qua siamo in costruzioni che sono definite patrimonio dell'Unesco, insomma non parliamo di tempietti fatti col lego. Non si nuotasse nel sudore, uno se lo godrebbe anche un po' di piu', magari. Ma il sacrificio potenzia l'effetto e ci si sente tutti un po' penitenti, vai a sapere cosa abbiamo fatto per meritarci 'sto supplizio.


 Lascio il Kasuga Taisha e cerco di seguire la cartina dell'ufficio turistico per raggiungere il Shin Yakushiji.
Insieme a due turisti dell'est europa ci perdiamo in poche centinaia di metri. Motivo? La cartina e' clamorosamente sbagliata. Una volta percorse una strada che tornava indietro senza templi, un'altra senza uscita, una che portava a un tempio che non era il nostro, un locale impietosito (il secondo, il primo non sapeva nemmeno che ci fosse un tempio con quel nome, a Nara) ci porta sul posto. Scoperto il posto, era chiarissimo che la cartina fosse sbagliata e non stessimo sbagliando noi. Comunque, era sbagliato anche il tratto da li alla stazione, infatti mi sono ri-quasi perso anche al ritorno.
 Lo Shin Yakusushi, sebbene molto antico (e' del 747) e contenente una dozzina di statue pregiatissime e presumo molto antiche anche loro, e' un po' una delusione: e' piccolo e quasi dedicato a quelle statue piu' un budda carino e piuttosto grosso. Morale: abbastanza noioso per chi come me sia solo uno spettatore.
Di sfroso ho scattato un paio di foto, qua sopra ci sono alcune delle statue e il budda di profilo.

 Questa invece, sfocata a causa del divieto di usare la fotocamera (e quindi lo scatto era senza flash e pure in fretta) era la statua che mi piaceva di piu' tra tutte quelle presenti. Bella!


 Terminata la visita al secondo tempio e quasi perso di nuovo come gia' detto, passo un po' di tempo lungo uno dei tre laghetti che costellano il centro di Nara, uno ha questa bella costruzione al centro, che non e' per niente antica ne famosa ma e' semplicemente molto bellina.


 Pertanto la fotografo quasi da ogni angolo possibile, fiori inclusi :)


 E pure da altri angoli :)


 Lascio finalmente in pace il laghetto, filmo un paio di portantine (trascinate da incaricati a piedi, questi corrono trainando la portantina con su due persone, altro che palestra per dimagrire!!) e poco prima di tornare al laghetto principale, passa una Nissan GTR, che non e' rara ma e' molto bella e merita lo scatto.


 Passo l'ultima mezz'oretta ammirando il Kofukuji, che essendo all'aperto e non visitabile non ha orari di chiusura (tutti i templi chiudono tra le 1630 e le 1730 piu' o meno), anche questo e' molto antico e patrimonio dell'Unesco. La pagoda, in particolare, e' davvero imponente e molto bella.


E anche questa costruzione secondaria ha il suo bel perche'.


 Due cervi fortunelli che si sono meritati la foto, fosse solo perche' invece che mangiare le mie cose cercavano di mangiare quelle degli altri turisti ;-)


 La pagoda di prima da un altro punto, una discreta decorazione per giardini, direi.


 Una scala decorata cosi', perche' gli andava.


 Sotto la scala, un piccolo cimitero con una signora impegnata in una breve preghiera. Da ignorantone non so che cimitero sia ma non penso sia di persone o per lo meno di persone recenti, e' troppo vicino al tempio e troppo in centro per essere (almeno penso) una cosa dedicata a persone. Magari sono monumenti legati a qualche divinita'... se lo sapete, ditemelo (e' appena a sinistra del Kofukuji).


 Tornando alla stazione passo accanto al Go Go Curry di prima e noto che ci sono anche dei menu legati in qualche modo a Hello Kitty. Mmm... ho sempre sospettato che ci fosse del losco, in quella gattina... nei prossimi giorni probabilmente mangeremo in uno di questi posti e, forse, sveleremo il mistero.


 Ritorno infine alla stazione di Nara, che era quella piccolina li' in centro ma che adesso e' quella grossa che si intravede appena a sinistra. Quella piccolina adesso e' l'ufficio turistico della citta'.


 Un po' di traffico serale, immortalato (male, perdonatemi) dal treno poco prima di tornare alla stazione di Osaka.

Visto che erano le sette e qualcosa, ho deciso di passare dall'ufficio turistico nella stazione per chiedere un paio di informazioni e quindi di visitare per una ventina di minuti il Mandarake di Osaka dove eravamo stati il primo giorno. Dovevo esaminare il reparto degli artbook e la cosa si e' rivelata fruttuosa: all'ultimo minuto prima che chiudessero il negozio ho trovato e preso un bel librone della Takahashi con tante belle immagini da Lamu a Maison Ikkoku fino a Inu Yasha. Non male!

Momenti di vacanza nipponica: non c'e' niente come stare nel caldissimo umidissimo per oltre sei ore in giro per templi e giapponesume vario e infine entrare nel Mandarake, con l'aria condizionata impostata a "Antartide". I primi minuti sono stati un'esperienza quasi mistica :)

In effetti il caldo qua ha qualcosa di mistico davvero, nel senso che ogni volta che entri per qualche minuto in un negozio dove fa piu' fresco, appena torni fuori non puoi non esclamare qualcosa come Oh Mio Dio!! :-)


 Questa e' dedicata ad Attivissimo: al mandarake c'era il modellino dell'Apollo 11!

Infine, approfitto della casuale (sto diventando come i giapponesi, to' che caso...) vicinanza del sushi buonissimo dove siamo gia' stati il primo giorno (e dove forse torneremo tra due giorni, sempre per caso...) per una cena non esagerata ma un'altra volta buonissima. Nella foto un maki con uovo (presumo) di quaglia e l'ennesima coppia di nigiri al salmone. No, non il salmone che mangiate in Italia, qua ce n'e' un casino di varianti e questa e' una di quelle super buone. Da noi ce n'e' solo una, cosa abbiamo fatto di male??? :-(

Bon, giornata fatta, e' stata un successo e persino il caldo l'ha resa a modo suo speciale.
Prepariamoci per domani: si torna a Kyoto e si visita il Toji (che non abbiamo mai visto) e si torna in un paio di templi a est tra cui il famosissimo Kiyomizu, che non ho mai mancato di visitare in ogni mia capatina in quella citta' in passato.
Ma di questo parleremo domani, ciao!!
   Roberto.




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