lunedì 19 agosto 2013

17 agosto: notevole sottovalutazione della nuova torre di Tokyo, e altre cose

Oggi era la giornata dedicata alla nuova torre di Tokyo, la Tokyo Sky Tree, che dai 634 metri della sua altezza osserva tutta la citta' e si fa osservare da quasi tutti i punti, a meno che non ci siano altri palazzi di mezzo :-)
Nota di folklore, gli opuscoli ci fanno notare che l'altezza, ovvero 6 3 e 4, pronunciata in giapponese si puo' leggere "Musashi", che c'entra con la zona dove la torre e' stata costruita. Fortissimo e' il sospetto che una volta progettata la torre abbiano pensato 'sta cosa e aumentato o diminuito il tutto di un tot di metri per raggiungere il "casuale" risultato :-)
Comunque sia andata, sono stati bravi, e la torre c'e', funziona e si puo' visitare per godere di un bel panorama, sia dalla prima piattaforma ("solo" 350 metri dal suolo) sia dalla seconda, a 450 metri,
Piu' in alto ci vanno solo i tecnici della torre :-)



Si inizia con la foto di rito alla colazione, i caffelatte in bric non sono poi tantissimi ma i dolci si quindi fino a ora sono riuscito a non ripetermi. Questo era una specie di biscottone morbido farcito con pezzetti di cioccolato. Non male.


Iniziamo con l'andare alla stazione Keisei Ueno per comperare i biglietti che ci serviranno l'ultimo giorno per raggiungere l'aeroporto di Narita. Meglio fare prima queste cose cosi' non ci sono problemi se si agisce troppo tardi :)
Lungo la via, causa sole, la sete colpisce e provo a stemperarla con una Calpis soda, una delle bibite biancastre che sembrano quasi latte (ma poi sono bibite normali).


Ci avviciniamo alla torre con il tragitto giusto, non quello che avevo trovato io che era incasinato e costava pure di piu' :-) Da  vicino e' un cosino mica da ridere, si fa fatica a farla stare nell'inquadratura della fotocamera.


Gia' dal quinto piano del palazzo che fa da basamento per la torre il paesaggio e' carino, chissa' sopra!!


Ci mettiamo in fila pronti per un po' di attesa ma scopriamo una cosa che non prevedevamo: sono le dodici e trenta o poco meno e ci danno un foglietto che indica che possiamo metterci in fila, noi, dalle 1430 alle 1500. Argh, gli slot prima sono tutti occupati!
Pare un bieco trucco per farci consumare in loco, comunque il tempo c'e' e ci giriamo il centro commerciale annesso alla torre e decidiamo di pappare in un sushi kaiten, sperando nella leggendaria efficienza dei giapponesi in quanto mangiatori (veloci) di sushi.

Leggendaria o meno, la fila ci tiene occupati per UN ORA, che non e' una cosa carinissima, meno male che la seconda parte eravamo seduti.
Una volta in postazione, scopriamo che non e' un posto dove i piattini costano tutti la stessa cifra ma qua si va a fasce, ci sono i piattini da un tot di yen, quelli da un po' di piu' fino a quelli che costano anche 4-5 euro l'uno.
La cosa inizialmente disorienta perche' i piattini non si identificano proprio facilmente pero' dopo un po' di training riusciamo a capire come funziona il tutto e a mangiare con ottimi risultati.


Questo qua sopra e' un doppio maki spettacolare e pure molto buono che mi sono preso, ma anche gli altri pezzi, pur rimanendo in quelli di costo massimo di 2-3 euro al piattino, erano belli e soprattutto buoni.
Alla fine ho speso la grossa cifra di 1600 yen circa, ovvero poco piu' di dodici euro, per gli stessi piattini non voglio sapere cosa mi chiederebbero a Milano.
La vera triste risposta e' che non mi chiederebbero di piu': semplicemente piattini come questi a Milano te li scordi a prescindere :-(
Matteo, che gia' nei viaggi precedenti aveva mostrato di non gradire questo genere di posti, purtroppo si imbruttisce un po' dovendo scegliere tra piattini di fasce di prezzo diverso e, non gradendo la cosa, finisce per prendere solo tre piattini. Poco male, si rifara' a cena :-)


Un particolare della linea ferroviaria accanto alla torre, sempre vista dal palazzo che le fa da base.


Questa simpatica ragazza che si e' ben disposta a lasciarsi fotografare vendeva... organi interni di pezza da attaccare sull'apposito grembiule con il velcro. Argh! :-) Dopo lo scatto per mostrarmi cos'era si e' strappata via il fegato, che impressione :-)


Finalmente arriva i nostro turno, facciamo la fila, paghiamo il primo biglietto e saliamo a trecentocinquantametri di altezza.
Il paesaggio e'... uno spettacolo! Stupisce pensare che gia' in questa prima piattaforma siamo piu' in alto dell'intera "vecchia" Tokyo Tower, alta in tutto 333 metri. La struttura a volte vibra un pochino per il vento e quando lo fa la sensazione non e' piacevole, dopo un po' ci abituiamo e non ce ne accorgiamo piu'.


Il paesaggio e' strano e molto bello, strano perche' sembra di essere in aereo dal tanto che la prospettiva e' dall'alto. Siamo felici di essere venuti qua.


To', altri palazzi visti dall'alto. Quelli bassi ovviamente non fanno notizia ma sono anche dieci piani l'uno, per dire.


In questa foto si vedono, dietro ai due palazzi piu' alti, lo stadio RyoGoku (sumo) e il museo Tokyo Edo, quello a sinistra con la forma strana.


Succede una cosa inaspettata: improvvisamente suona un allarme e vediamo prima tutti preoccupati, poi tutti di nuovo calmi e non capiamo un emerito accidente di niente.
Dopo un tot troviamo un assistente che capisce l'inglese e che ci spiega che e' un allarme anti incendio ma che, fortunatamente, e' stato causato da un bimbo che ha fatto qualcosa a un sensore nella piattaforma a 450 metri. Dopo SOLO quaranta minuti sistemano tutto e ci permettono di salire alla seconda piattaforma, non ci voleva, peccato, ma e' valsa la pena anche di questa attesa.
Il paesaggio a 450 metri e' evidentemente piu'... rialzato (ma va!) ma non si nota un'enorme differenza, rispetto all'impressione che abbiamo avuto inizialmente alla prima piattaforma. Intendo come sensazione, perche' ovviamente i cento metri in piu' a guardare bene si notano.

L'autoscatto a volte mi riesce bene, eccomi mentre cerco di non cadere indietro nel vuoto :-)



Questo palazzo e' di parecchi piani e ha pure un eliporto sul tetto, da qui sembra un nanetto.


Siamo in altissimo!!


La piattaforma a 450 metri in effetti e' una specie di percorso che e' al di fuori della struttura, osservando la torre dall'esterno si vede che c'e' una passerella che inizia a 445 metri e finisce, dopo un giro quasi completo, a 450 metri. Dal primo punto si puo' farsi fotografare dall'altro lato, l'abbiamo fatto (in stile Gardaland) e le foto sono riuscite molto bene, un bel ricordo della giornata!


Questa foto, courtesy del fotografo quasi prufesiunal Matteo, mi mostra nel punto piu' alto percorribile dai turisti, a ben 451.2 metri :-)


Siccome voglio annoiarvi e queste immagini mi piacciono molto, ecco la zona dei ponti, si vedono benissimo!


Finita la voglia di fare foto (ne ho fatte tantissime e pure un tot di minuti di videocamera) scendiamo di nuovo alla prima piattaforma (ma al piano inferiore) e troviamo il pavimento di vetro: ci si puo' camminare sopra e vedere sotto per 100-200 metri di spazio come minimo. Una cosa decisamente diversa dal solito :)


Ecco la torre che si mette in posa non appena, dopo circa tre ore dall'ingresso, usciamo dalla sua base.
Da lontano non mi piace moltissimo, lo confesso, ma da vicino e' molto impressionante e piu' bella.


Nei negozi presenti nel complesso la torre la fa da padrona (vedi, alcune foto piu' in alto, la torre fatta con delle crocchette varie, mi ero dimenticato di scriverlo nel testo sotto alla foto (quindi tornate su e guardatela :-) )), a volte persino troppo, come in questo display pieno di torri di tutti i generi.

Alla fine la torre ci ha tenuti occupati (ottimamente, direi) per quasi tutta la giornata, tra file, attese e allarmi di incendi vari. Niente di male, pero' avevamo programmato (incautamente, direi) altre cose che sono finite (ovviamente, direi, ed e' l'ultima volta che scrivo direi in questo paragrafo) per essere cancellate causa torre troppo affamata di ore da sacrificare alla sua bellezza :-)



Abbandonata la Sky Tree e i suoi negozi di souvenir inguardabili (il 99 per cento era urendo o quasi urendo, complice la bruttissima mascotte che hanno realizzato per la torre, cavoli in Giappone ci sono i disegnatori di fumetti piu' bravi del mondo e questi se ne escono con una specie di stellina che ero quasi capace di disegnare io? E' bruttissima a dire poco, buuuuu).
Comunque, passiamo alla stazione centrale di Tokyo per prenotare i biglietti che ci serviranno il 20 per andare a Ueno. Non possiamo esimerci dall'uscire un attimo dalla stazione e fare qualche foto all'edificio, realizzato, pare, copiando la stazione di Amsterdam.


Ci spostiamo quindi a Yurakucho, una fermata dalla stazione centrale, per cenare nella zona dei ristorantini che dovrebbero essere sotto la linea ferroviaria. Il primo tentativo fallisce perche' a caso scegliamo la zona sbagliata, il secondo invece ha piu' fortuna e dovremmo avere trovato il posto giusto, il condizionale e' d'obbligo.
Scegliamo un posto di piatti in stile cinese, i miei due soci scelgono coraggiosamente i noodle croccanti, io quelli piu' classici nella foto, insieme a un piatto di ghioza (i ravioli alla griglia cinesi). Chiedo alla cameriera che salsa devo usare per i ravioli (ce ne sono un tot sul tavolo) e questa me ne consiglia una rossa. La provo con la punta della bacchetta e si rivela piccantissima. Maledetta cameriera!!! Proviamo le altre salse e troviamo quella giusta, ovvero una specie di aceto leggero, se avessi usato quella rossa probabilmente avrei due labbra come canotti e non sarei stato diciamo contentissimo dell'esperienza :-|


Archiviata la questione cena, torniamo finalmente in zona hotel e mentre ci avviciniamo Matteo nota questo cartello.
La saggezza nipponica (e la loro ignoranza totale dell'italiano sommata alla pessima collocazione delle insegne) ci insegna che OGGI DIO, non ieri e non domani, oggi.
Tenetelo presente eh?


Facciamo un saltino in uno dei tanti combini nelle vicinanze dell'hotel per la colazione di domani e... in vena di premiarci un po' io e Matteo ci prendiamo anche un dolcino, un mini tiramisu' che, pappato una volta in camera, si rivela essere ottimo e come i nostri.
Dai che i giapponesi non sono delle schiappe in tutti i dolci, qualcuno gli riesce!! :-)
Ciao e a domani!!
   Roberto.


1 commento:

paola ha detto...

veramente spettacolare! pensa se invece dell'allarme antincendio sentivate una scossa di terremoto lassù ..